Apple ha assunto e nel giro di qualche giorno licenziato Antonio Garcia-Martinez, dirigente pubblicitario che ha lavorato – tra le altre aziende, anche con Faceboook.
A far scattare il licenziamento è stata una petizione dei dipendenti Apple che avevano evidenziato vari estratti da un suo controverso libro, “Chaos Monkeys“: un ritratto acido della Silicon Valley nel quale si fa riferimento alle donne assunte dai big dell’IT rappresentate come “fragili, viziate e ingenue” e altri appellativi poco gradevoli.
The Verge riferisce che oltre 2000 dipendenti di Apple avevano chiesto di indagare sull’assunzione, evidenziando valori contrari a quelli propagandati da Apple per l’inclusione e la diversità.
«Siamo profondamente preoccupati per la recente assunzione di Antonio García Martínez», avevano scritto i dipendenti nella petizione, evidenziando «affermazioni misogine nella sua autobiografia», quali: “Molte donne nella Bay Area sono dolci e fragili viziate e ingenue nonostante le loro pretese di vita sociale, e generalmente piena di merda”, indicando altre citazioni ancora, ed evidenziando che i suoi punti di vista sono esattamente all’apposto all’impegno di Apple su questioni di diversità e inclusione.
Poco dopo che la petizione ha cominciato a circolare internamente in Apple, l’account Slack di Martínez è stato disattivato. L’ad platforms team della Mela è stato convocato per una riunione di emergenza ed è stato alla fine deciso che Martínez non lavorerà più per Apple.
In una dichiarazione al sito The Verge, in portavoce della Casa di Cupertino riferisce: “In Apple ci siamo sempre impegnati per creare un luogo di lavoro accogliente e inclusivo, dove tutti siano rispettati e accettati. Non c’è posto qui per comportamenti che sviliscono o discriminano le persone per ciò che sono”.