Apple è già entrata in azione sostenendo finanziariamente Sharp per una somma che potrebbe toccare la ragguardevole quota di 2,3 miliardi di dollari. E’ questa l’ipotesi avanzata da Horace Dediu analista presso Asymco riportata da AppleInsider. Dediu nota che nel Form 10K, prospetto che tutte le società per azioni di una certa dimensione in USA devono presentare alla SEC, Apple segnala investimenti per 10,3 miliardi di dollari, un terzo superiori rispetto alla previsione di 8 miliardi di dollari formulata dalla Apple nel 2011.
Ricordiamo che l’ipotesi di investimenti da parte di Apple in cambio di forniture di schermi e disponibilità degli impianti gestiti da Sharp è una ipotesi già circolata nelle scorse ore. Ora secondo l’analisi di Asymco l’operazione non rientrerebbe più nelle ipotesi possibili in esame ma si tratterebbe invece di una operazione già stanziata ed effettuata da Cupertino, forse anche con una certa urgenza.
Nel prospetto 10K di Apple la differenza di 2,3 miliardi di dollari non prevista, è attribuita alla voce strumenti di costruzione, attrezzature di processo e infrastruttura, uno stanziamento a cui non corrisponde una equivalente uscita in denaro contante e che il management di Apple ha autorizzato solo in questi ultimi mesi. L’ingente somma sarebbe in sostanza già stata impiegata per assicurare a Cupertino macchinari per la produzione o addirittura il controllo o l’accesso esclusivo a uno o più interi stabilimenti Sharp. Il candidato ideale è lo stabilimento Sharp di Sakai considerato il più avanzato al mondo per la costruzione di display, di cui riportiamo una foto in calce in questo articolo.
Dal punto di vista fiscale e finanziario l’operazione ha tutte le caratteristiche di una acquisizione realizzata con mezzi inusuali e non ortodossi, così come nota Dediu. Dal punto di vista di Cupertino occorre invece notare che Apple non è nuova a investimenti consistenti concessi a partner e costruttori per assicurarsi componenti in esclusiva, priorità su tecnologie chiave e forniture di componenti, solo che nel caso di Sharp l’operazione avrebbe raggiunto una scala senza precedenti. Se l’ipotesi di Asymco è corretta Apple è entrata in azione per soccorrere Sharp dopo che è saltato l’accordo Sharp-Foxconn e prima che emergessero problemi con eventuali creditori che avrebbero potuto fermare la produzione e causare problemi seri per le forniture di display per i dispositivi della Mela.