Apple ha comprato tutta la produzione di strutture HDI (High Density Interconnect) della società taiwanese Unimicron Technology. Si tratta di elementi che hanno a che fare con i circuiti stampati e consentono di aumentare la densità dei componenti in superficie e il numero di connessioni. Rispetto ai tradizionali circuiti stampati, strutture di questo tipo permettono di sfruttare parametri di design minori, con piste, fori e piazzole più piccole, consentendo ai designer di masimizzare l’integrazione e dunque ridurre pesi e dimensioni dei dispositivi.
Dell’acquisto parla BrightWire, sito specializzato in news che hanno a che fare con gli investimenti, citando analisti non meglio identificati. Il management di Unimicron lo scorso anno aveva dichiarato che le spese in conto capitale (gli investimenti) sarebbero cresciute di circa 341 milioni di dollari proprio per soddisfare le richieste di Apple. Unimicron nelle passate settimane era finita nei titoli dei giornali on line, sempre per questioni connesse ad Apple. Alla società taiwanese sarebbe stata affidata la produzione dei chipset per Cupertino.
Questa società taiwanese è diventata il primo produttore al mondo di HDI dopo che Panasonic ha abbandonato il business del settore PCB. Tra i suoi clienti c’è anche Intel. I centri di ricerca e sviluppo si trovano nella contea di Taoyuan e nel distretto di Hsinchu; in questi lavorano molti ricercatori con master universitari e dottorati di ricerca provenienti da varie parti del mondo.
Lo scopo di Apple con l’acquisizione della produzione ad alta densità dei circuiti, è incerta, ma potrebbe avere a che fare con lo sviluppo delle tecnologie indossabili e specificatamente di Watch, ma anche il mondo degli smartphone ha necessità di circuiti ad alta densità.
