Con la beta di iOS 14.4, Apple ha cominciato ad attivare la funzionalità anti-tracciamento che obbligherà tutte le app a ottenere l’autorizzazione da parte dell’utente prima di poter sfruttare dati per finalità legate a pubblicità mirata o misurazione della pubblicità.
Le app dovranno ottenere espressamente l’autorizzazione prima di poter tracciare l’utente su app e siti. Un utente del forum di MacRumors ha pubblicato la schermata della richiesta che appare al primo avvio dell’app NBA e che chiede all’utente il consenso per il tracciamento delle attività, spiegando che – se si si acconsente al tracciamento – si ottiene una “migliore e personalizzata esperienza pubblicitaria”.
La versione definitiva di iOS 14.4 dovrebbe arrivare a gennaio, e quindi in linea con l’orizzontale temporale che Apple aveva indicato per l’attivazione della nuova funzionalità. Presentando iOS 14, aveva spiegato: “Dall’inizio dell’anno prossimo, tutte le app dovranno ottenere l’autorizzazione da parte dell’utente prima di avviare il tracking”.
L’iniziativa di Apple è stata lodata da Mozilla(invitando a firmare un appello per dimostrare il proprio appoggio alle scelte di Apple) ma non piace a Facebook: l’azienda di Mark Zuckerberg è arrivata ad affermareche tutto ciò che è basato sull’advertising è “minacciato” dai cambiamenti imposti da Apple, e persino a comprare pagine intere di pubblicità a pagamento sui giornali USA per affermare che i cambiamenti voluti dalla Casa di Cupertino sarebbero un male per le piccole imprese per l’impossibilità di targetizzare le pubblicità.
Apple ha spiegato che la tecnologia denominata “App Tracking Transparency” prevista in iOS 14 non richiede a Facebook di apportare modifiche e l’approccio ai suoi meccanismi di tracciamento degli utenti per la creazione di annunci targetizzati, “viene semplicemente offerta all’utente la possibilità di scegliere”.
L’Electronic Frontier Foundation (EFF), organizzazione internazionale non profit di avvocati e legali che si occupa della tutela dei diritti digitali e della libertà di parola nel contesto dell’odierna era digitale, ha definito “ridicole” le critiche di Facebook ed elogiato l’iniziatica di Apple, definendole un grande passo avanti.