Il Patent and Trademark Office statunitense ha approvato la registrazione di tre bevetti che Apple aveva richiesto nel 2012, tutti concernenti tecnologie di tracciamento oculare, utilizzabili per controllare l’interfaccia di un computer o di un dispositivo mobile. Le tecnologie in questione non sono nuove e permettono al sistema di capire cosa o dove l’utente sta guardando: in passato anche Microsoft ha sviluppato soluzioni simili ideando meccanismi per accompagnare il cursore in base al movimento degli occhi dell’utente.
Nei brevetti di Apple sul tracciamento oculare si fa riferimento a ipotetici futuri Mac, iPhone e iPad, evidenziando come una videocamera integrata potrebbe essere sfruttata per tracciare i movimenti oculari. Non è descritto in dettaglio cosa la multinazionale di Cupertino avrebbe intenzione di fare con il sistema, ma simili tecnologie potrebbero essere sfruttate, ad esempio, per controllare giochi e sistemi d’intrattenimento. Nel brevetto si spiega come risolvere l’inconveniente della dissolvenza di Troxler, un problema che colpisce la percezione visiva che tende a far scomparire gli sfondi quando si fissano alcuni punti sullo schermo.
Più recentemente tecnologie di questo tipo sono state implementate da Samsung in alcuni modelli di smartphone Galaxy, per la funzione che scorre le pagine Internet in base al punto osservato dall’utente e anche per lo stop e la ripresa automatica dei video quando l’utente osserva o meno lo schermo. Per quanto riguarda invece i breetti Apple, come sempre occorre tenere presente che ogni anno Apple registra moltissimi brevetti ma non è detto che questi verranno utilizzati in prodotti futuri.