Stando a quanto riporta TechCrunch, Apple avrebbe assunto sette ex dipendenti di Clinkle, startup al centro di varie polemiche che ha progettato un sistema di pagamento mobile. Il CEO di Clinkle, Lucas Duplan, avrebbe nascosto ai dipendenti l’intenzione di Apple di comprare la società, solo uno dei problemi della startup che, da quando è stata fondata a oggi, non ha ancora mostrato nessun reale prodotto di successo.
Clinkle è stata fondata nel 2011 da Lucas Duplan, all’epoca studente di informatica presso la Stanford University, dopo aver ottenuto oltre 30 milioni di dollari di finanziamenti da grandi investitori. La startup inizialmente si è concentrata su un sistema di pagamento mobile basato sugli ultrasuoni ma dopo che per anni non è riuscita a creare un prodotto concreto, è passata a un sistema di carte di debito denominato “Treats” che ha la peculiarità di prevedere una sorta di ricompensa ogni sette pagamenti effettuati (es. un caffè o un gelato gratis), invitare amici a fare acquisti e permettere a questi ultimi di ottenere a loro volta sconti dopo alcuni pagamenti.
Apple avrebbe incontrato il team di Clinkle a febbraio di quest’anno per valutare la possibilità di integrare il sistema del premio-fedeltà in Apple Pay. Il team avrebbe incontrato anche Google ma questi ultimi, a quanto si dice, non sarebbero stati interessati a portare avanti un’acquisizione. Oltre ad Apple e Google altre società che avrebbero mostrato interesse, sono: Amazon, Samsung e Visa.
Duplan avrebbe indicato ai dipendenti l’arrivo di un grosso nome quale incentivo per farli rimanere, nell’attesa di alzare presumibilmente la posta con la Mela. Due dirigenti di alto livello sarebbero stati licenziati dopo aver fatto domande sulle indiscrezioni che circolavano in azienda in merito all’interessamento di Apple. Nel frattempo la piattaforma per le carte di debito è stata abbandonata a favore di API mobile pensate come meccanismo di ricompensa business-to-business nel tentativo di fare pressione su Cupertino. L’ambizione era che Apple avrebbe dovuto acquisire Clinkle se non avesse voluto fare arrivare la tecnologia in mano ai concorrenti.
Lo scorso anno circolarono voci secondo le quali Apple era al lavoro su un programma fedeltà, un programma di fidelizzazione legato ai pagamenti in mobilità creato in collaborazione con non meglio precisati “partner esterni”, per premiare gli utilizzatori dei tap to pay.
Dopo anni di trattative che non portavano da nessuna parte e il licenziamento dei due importanti dirigenti, alcuni dipendenti (molti dei quali uomini-chiave per le tecnologie in questione) si sono convinti della necessità di abbandonare Clinkle e alcuni questi lavorerebbero ora per Apple. Non è chiaro cosa succedere ora alla società fondata da Lucas Duplan; nella sezione delle offerte di lavoro sul loro sito web sono ogni modo indicate varie posizioni disponibili.