Apple ha finalmente approvato l’aggiornamento di Telegram per iOS. Il CEO di Telegram, Pavel Durov, ha pubblicato un tweet per ringraziare il CEO di Apple Tim Cook nonostante i recenti “imprevisti”.
Pochi giorni prima, Durov aveva spiegato che la Casa di Cupertino non aveva consentito la distribuzione degli aggiornamenti di Telegram nel suo App Store. Apple si era finora opposta all’ordine della Russia di rimuovere completamente l’applicazione dall’App Store, e il ritardo nell’approvare l’app faceva immaginare qualche collegamento con la vicenda, e qualcuno ipotizzava un allineamento di Apple sulle posizioni dell’autorità Russa.
Gli sviluppatori di Telegram avevano spiegato che il mancato aggiornamento impediva il corretto funzionamento con gli ultimi update di iOS e poneva dei problemi per quanto concerne l’entrata in vigore delle leggi europee sulla privacy dei dati (GDPR).
La Russia ha chiesto ad Apple la rimozione dell’app Telegram dal locale App Store. La piattaforma rifiuta di fornire alla giustizia sovietica le chiavi crittografiche per decifrare le conversazioni tra utenti. Gli sviluppatori di Telegram hanno rifiutato di fornire chiavi per decifrare i messaggi e i servizi di sicurezza locali (Fsb) ribattono che l’app può essere usata da criminali, terroristi ed estremisti.
Da maggio Telegram è stato messo al bando in Russia, sfruttando leggi anti-terrorismo in vigore nel Paese dal 2016 secondo le quali i servizi di messaggistica devono fornire alle autorità competenti la possibilità di decifrare i messaggi.
Vari governi stando facendo pressione sulle società tecnologiche per avere modo di controllare le attività online, incluse le applicazioni di messagistica. In Cina, Apple è stata costretta a mettere al bando le applicazioni di VPN.
Per conformarsi alle leggi sulla cybersicurezza, da febbraio di quest’anno deve sfrutterà server fisicamente presenti nel Paese e i dati di account locali che in precedenza erano memorizzati su server statunitensi devono essere ospitati su server locali. Telegram è stato bloccato anche in Iran.