Lo premia, poi lo caccia. È questo la strana vicenda che vede al centro un giovane turco, Batuhan Karababa, che venne premiato per la qualità del suo lavoro alla Worldwide Developer Conference (WWDC) del 2021 e oggi dopo una controversia con Apple, si vede estromesso da App Store con la sua azienda di sviluppo Appstun.
La vicenda è curiosa quanto intricata e segnata da due verità, quella di Appstun e quella di Apple, ed è iniziata con molteplici e ripetuti rifiuti da parte del team di Cupertino di approvare un’app che simulava quadranti per Apple Watch e che secondo Apple, violava le linee-guide dell’App Store.
Oltre a quadranti più o meno standard, Appstun sfruttava un espediente per consentire di creare pseudo-quadranti: non veri e propri quadranti nel senso tradizionale del termine, ma immagini e animazioni che potevano essere visualizzate per “simulare” un quadrate, scelta che, oltre che poco utile, consumava in modo eccessivo la batteria e uno dei motivi per il quale Apple ha scelto di respingere gli ultimi aggiornamenti dell’app.
Karababa, questa la posizione dello sviluppatore, con il suo socio avrebbero cercato di collaborare con Apple per risolvere quanto contestato. “Abbiamo risposto in modo trasparente e collaborato con Apple per garantire che la nostra app non violasse nessuna linea-guida. Abbiamo dovuto affrontare rifiuti per problemi che pensavamo fossero già risolti nelle precedenti comunicazioni. Apple non ha ritenuto sufficientemente valida la nostra soluzione”, si legge sul sito dello sviluppatore.
I due hanno cercato di replicare più volte a respingimenti dell’App Store, ricevendo sempre rifiuti. L’oggetto del contendere è un’app per la creazione di quadranti per Apple Watch. Altro motivo per il quale Apple avrebbe deciso di non accettare gli ultimi aggiornamenti dell’app è la confusione che avrebbe potuto creare tra gli utenti, non essendo chiaro se quello mostrato era un vero quadrante o no.
Appstun aveva aggiunto una notifica per informare l’utente che quelli mostrati non erano veri quadranti, nel tentativo di far accettare l’app ai revisori di Cupertino, ma Apple a un certo punto ha bloccato l’account dopo ripetuti invii dell’app e rifiuti.
Su Twitter la decisione di Apple è stata criticata dagli sviluppatori di 37signals, spiegando quanto sia meglio sviluppare per il web, scelta che rende possibile gestire la propria attività senza il coinvolgimento dei gatekeeper delle big tech, senza timore di “capricciose reazioni” che potrebbero bloccare una attività da un giorno all’altro.
Apple da parte sua ritiene di avere agito in modo corretto, sottolineando che gli sviluppatori di Appstun avrebbero ripetutamente cercato di trarre in inganno gli utenti che pensavano di avere a che fare con veri quadranti, scoprendo che questi ultimi non funzionavano come pensato.
“Ho comprato quello che sembrava un quadrante di un Rolex.. non è un quadrante è solo una immagine”, ha scritto un utente dell’app “incriminata”, puntando il dito contro gli sviluppatori, accusati di avere messo in piedi una “truffa” per racimolare soldi dalle persone, e minacciando di rivolgersi a Rolex per far partire una azione legale.
A questo indirizzo trovate un nostro articolo con incredibili e assurde storie di come alcuni sviluppatori cercando di ingannare Apple per aggirare regole dell’App Store.