«Apple ha acquistato l’intera produzione di 3 anni di vetro zaffiro per display da 4,5″» lo ha dichiarato Mark Shuttleworth, giovane imprenditore celebre per aver fondato Canonical per lo sviluppo di Ubuntu, società di cui è stato anche Ceo fino al 2010. Per una volta è così possibile apprendere dei piani di Cupertino non basandosi su lontane indiscrezioni dall’Oriente, ma dalla dichiarazioni dirette di un manager che progettava l’ingresso nel mercato smartphone.
Durante una conference-call con analisti e investitori Shuttleworth ha in sostanza dichiarato che Apple ha di fatto monopolizzato la fornitura mondiale di vetro zaffiro per rivestire schermi da 4,5”, bloccando così ogni possibile rifornimento per player e società più piccole interessate nella stessa componente. Il fondatore di Canonical, celebre non solo per il suo lavoro con Ubuntu ma anche per essere stato il secondo turista spaziale con un viaggio sulla Soyuz e sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2002, precisa che l’impossibilità di acquistare vetro zaffiro, oltre al mancato raggiungimento dei fondi necessari per l’operazione, hanno impedito di realizzare lo smartphone Ubuntu Edge.
Ricordiamo che per costruire Ubuntu Edge era stata lanciata una raccolta fondi online con indiegogo: la campagna di crowd founding ha raggiunto quasi la quota di 13 milioni di dollari, insufficienti però per il progetto che aveva un obiettivo fissato di 32 milioni di dollari. Ora sembra che il primo smartphone con Ubuntu sarà lanciato al Mobile World Congress dal costruttore cinese Meizu.
La dichiarazioni di Mark Shuttleworth confermano ancora una volta i piani di Apple di impiegare il vetro zaffiro non più solamente per rivestire la fotocamera posteriore e il sensore Touch ID in iPhone ma anche per proteggere i display con uno dei materiali più duri e resistenti ai graffi oggi disponibili al mondo. Allo stesso tempo però si aprono nuovi quesiti: come Cupertino impiegherà le grandi forniture di vetro zaffiro acquistate e come queste si collocano alla luce della collaborazione con GTAT per il mega stabilimento di vetro zaffiro a Mesa, Arizona.
E’ possibile che l’acquisto dell’intera produzione di 3 anni di questo materiale sia stata effettuata prima dell’accordo con GTAT, oppure che Apple abbia intenzione di usare il vetro zaffiro in più prodotti. Occorre comunque tenere presente che fino all’ingresso di Cupertino in questo settore, il vetro zaffiro era per lo più impiegato in quantità limitate per i quadranti degli orologi, visti anche i costi sostenuti del materiale. Inoltre, anche considerando un lancio su vasta scala, il progetto di smatpthone Ubuntu Edge prevedeva numeri e produzioni pari a solo una frazione del volume del business iPhone.