Lo avevamo scritto tre anni fa: con il chip W1 della prima generazione di AirPods, Apple aveva dimostrato di avere ancora molte cose da dire in termini di innovazione. Fu proprio grazie a quel piccolo componente che l’azienda rivoluzionò il modo in cui si intendevano gli auricolari fino a quel momento: consumi bassissimi, accoppiamento istantaneo via iCloud, controlli smart grazie ai sensori incorporati e gestione dei microfoni in base alla situazione, tanto per citarne qualcuna.
I nuovi AirPods 2 portano con sè l’evoluzione di quel chip, che ha un nuovo nome: Apple H1. Oltre a fare quel che già faceva il suo predecessore, come scoperto nei giorni scorsi il nuovo componente ha consentito l’introduzione di Hey Siri, il comando vocale con cui è possibile richiamare l’assistente di Apple senza dover sfiorare la superficie touch degli auricolari, oltre ad estendere l’autonomia del 50%, praticamente un’ora di conversazione in più rispetto alla generazione precedente.
Non solo: il chip Apple H1 assicura una connessione wireless più stabile e velocità doppia quando si passa da un dispositivo all’altro, 30% di latenza in meno, connessione alle chiamate telefoniche più veloce di 1,5 volte e abilita la ricarica wireless attraverso l’apposita cover di nuova generazione.
Ricordiamo che tra il chip W1 e il nuovo Apple H1 esistono altre due versioni dello stesso componente: il chip W2, ad esempio, è integrato nel chip Apple S3 di Apple Watch Series 3 e, rispetto al suo predecessore, promette prestazioni Wi-Fi più veloci dell’85% insieme ad un’efficienza di Wi-Fi e Bluetooth superiore del 50%, mentre Apple W3 è un piccolo aggiornamento del chip che gli utenti trovano negli Apple Watch Series 4 (chip S4) e introduce il supporto al Bluetooth 5.0.
Per conoscere tutto sui nuovi auricolari AirPods di Apple rimandiamo a questa guida. Invece per chi sta cercando i migliori accessori per sfruttare al massimo e proteggere gli auricolari senza fili di Apple rimandiamo alla nostra rassegna dei migliori accessori per AirPods.