Gli utenti Apple sanno bene che purtroppo i dispositivi nei tagli da 32 GB sono praticamente scomparsi da tempo: acquistando un iPhone l’upgrade dalla versione da 16 GB a quella da 64 GB costa 100 dollari in più, nel nostro Paese 110 euro. Il prezzo dell’upgrade può non sembrare elevato ma, considerando l’elevato prezzo di partenza di iPhone, tutto contribuisce a una spesa non indifferente. Ma soprattutto il taglio da 16 GB risulta ormai superato per poter ospitare non solo le app, sempre più esigenti in termini di spazio, ma anche fotografie, video, dati, documenti e così via.
Per evitare di trovarsi presto con la memoria piena, molti utenti optano per iPhone da 64 GB e questa scelta produce guadagni consistenti per Cupertino. Questo almeno secondo le nuove stime elaborate da IHS, riportate da TechInsider, secondo cui per ogni upgrade di memoria l’utente spende 100 dollari, mentre Apple solamente 12 dollari. Questo è il prezzo stimato dagli analisti di IHS per un chip da 64 GB acquistato da Apple, il che si tradurrebbe in un guadagno netto di 88 dollari, ancora di più convertendo il tutto in euro.
Ricordiamo che l’anno scorso, poco dopo il lancio di iPhone 6s, IHS ha stimato in 236 dollari il costo dei materiali e delle componenti acquistati da Cupertino, contro un prezzo di vendita in USA di 749 dollari, in Italia si parte da 779 euro per iPhone 6 16 GB e 889 euro per iPhone 6s da 64GB. Occorre però sempre tenere presente che l’elenco dei materiali e dei costi non include mai diverse voci di spesa fondamentali, tra cui progettazione e ingegneria, sviluppo software, test, marketing e altri ancora.
Non sorprende che Tim Cook abbia criticato questo approccio di analisi definendo le stime dei costi di costruzione molto lontane dalla realtà. Difficile mettere in dubbio questa osservazione, considerando le spese elevate sostenute da Apple per progettazione e sviluppo software, per non parlare del resto, in ogni caso il divario tra il costo del modulo da 64 GB rispetto a quello da 16 GB preso singolarmente potrebbe avvicinarsi di più alla realtà, trattandosi di un unico componente. Anche se il costo per Apple dei chip da 64 GB fosse superiore a quanto indicato da IHS, l’analisi dimostra che la strategia scelta da Cupertino di eliminare le versioni da 32 GB, paga e anche piuttosto bene.