Apple, Google e Microsoft si sono alleate con altre aziende, che operano anche in settori diversi da IT e tecnologia, per combattere lo smantellamento delle norme volute da Barack Obama in difesa del clima al quale si sta preparando Trump. Le società hanno confermato i propri impegni con il piano in difesa dell’ambiente voluto da Barack Obama (in parte ispirato alle leggi californiane) relativo alla riduzione della spesa energetica, ribadendo la volontà di fare pressione sul fronte dell’eco-attivismo e contrastare la “guerra ecologica” annunciata dall’attuale Presidente statunitense.
“Molte grandi società USA riconoscono come reali i problemi del cambiamento climatico” ha spiegato a Bloomberg Geoffrey M. Heal, professore alla Columbia Business School; “hanno bisogno di fare passai avanti sulle questioni relative ai cambiamenti climatici, indipendentemente da ciò che Trump intende fare”.
“Crediamo che forti politiche in materia di energia pulita e di clima, come il programma Clean Power Plan” (il tetto alle emissioni industriali di CO2 e all’uso di combustibili fossili imposto dalla precedente amministrazione, ndr) – si legge in una dichiarazione congiunta – possano rendere l’approvvigionamento di energie rinnovabili più solido e consentire di affrontare la grave minaccia del cambiamento climatico, sostenendo al contempo la competitività americana, l’innovazione e la crescita dell’occupazione”.
In una lettera a Scott Pruitt, direttore dell’EPA, l’agenzia di protezione ambientale, Jerry Brown, il governatore della California (stato che ha leggi molto all’avanguardia relativamente al clima), si è apertamente schierato “contro il regalo incosciente del presidente Trump a chi inquina” avvertendo che il suo Stato farà “tutto il possibile per preservare le norme attuali, proteggere la salute della sua popolazione e la stabilità del clima”.
Brown ha puntato il dito contro la lobby dei produttori di auto, l’Alliance of Automobile Manufacturers, per aver citato in giudizio l’EPA e bloccare le norme volute da Obama. Anche il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, ha criticato l’ordine esecutivo del Presidente: “Qualsiasi cosa succeda a Washington, noi lavoreremo per ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2050 e per arrivare ad un sistema di trasporto a zero emissioni”.