Apple e Google dispongono ciascuna di proprie tecnologie per l’apprendimento automatico. Per Android è disponibile TensorFlow Lite, versione dell’omonimo framework per il machine learning, specificatamente ottimizzato per l’uso su dispositivi mobili; su iOS, Apple mette a disposizione Core ML, in grado di offrire agli sviluppatori capacità di machine learning on-device che permettono di creare app in grado di prevedere, imparare e diventare via via più “intelligenti”.
Le due tecnologie si stanno in qualche modo avvicinando grazie al supporto Core ML per TensorFlow Lite. Gli sviluppatori, spiega Google, potranno sfruttare la forza di Core ML per dispiegare modelli TensorFlow. Quest’ultimo continuerà inoltre a supportare il deployment multipiattaforma, incluso iOS. Il supporto a Core ML è fornito attraverso uno strumento in grado di convertire i modelli TensorFlow (.tflite) in modelli in formato Core ML Model (.mlmodel) e distribuirli quindi alle app iOS. Google ha collaborato con Apple per il supporto in questione mettendo a disposizione strumenti interessanti nell’ambito dell’intelligenza artificiale che consentono di interfacciarsi con le piattaforme cloud che si occupano di gestire il grosso dei calcoli necessari.