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Apple non cambierebbe Google con Bing né gratis né per una montagna di soldi

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Sebbene rivali, c’è una storia d’amore lunga una vita tra Apple e Google: sembra che la multinazionale di Cupertino non rinuncerebbe alla ricerca Google per nessun motivo al mondo; in altri termini, pare che Apple abbia infranto le speranze di Microsoft di vedere Bing come motore di ricerca predefinito nei suoi dispositivi.

Secondo l’ultimo rapporto di StatCounter, Google domina il panorama dei motori di ricerca con una quota di mercato impressionante del 91,04%, mentre Bing si fermerebbe a un modestissimo 3,86%.

Non per niente, un Giudice degli Strati Uniti ha stabilito che Google è certamente un monopolista, considerando la sua enorme scala, i costi di capitale elevati e altri fattori ancora. Il caso antitrust contro Google in corso da anni negli USA, sebbene ancora in corso, ha messo tutti d’accordo (Apple compresa) su un punto: Google è lo strumento di ricerca predefinito preferito.Apple non cambierebbe Google con Bing né gratis né per una montagna di soldi

Non è questione di soldi

Come è noto, Google paga Apple ingenti somme ogni anno per essere il motore di ricerca predefinito in Safari. Negli ultimi anni, Google è stata accusata di violare le leggi antitrust dopo aver presumibilmente pagato circa 15 miliardi di dollari per assicurarsi questa posizione dominante.

Nel 2021, addirittura, l’azienda ha sborsato una cifra impressionante di 26 miliardi di dollari per mantenere il suo motore di ricerca come predefinito sui dispositivi Apple. Come emerge dalla causa in sorso in USA, riprotato da Windows Central, secondo Eddy Cue, Senior VP dei servizi di Apple, non esiste una valida alternativa a Google:

Non credo che esista un prezzo al mondo che Microsoft potrebbe offrirci. Ci hanno offerto Bing gratuitamente. Potrebbero darci l’intera azienda

In base a questa dichiarazione e alla decisione di Apple di mantenere Google come unica opzione praticabile, il giudice Mehta ha affermato che la “realtà di mercato è che Google è l’unica vera scelta come motore di ricerca predefinito”.

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Eppure Apple era vicina a Bing…

Eppure, c’è stato un momento in cui Microsoft era vicina a vendere Bing ad Apple nel 2020, anche se poi i piani sono naufragati a causa di qualità della ricerca. Successivamente, a seguito di uno studio condotto da Apple per confrontare la qualità della ricerca tra Google e Bing, è emerso che Bing è decisamente inferiore a Google Search in quasi tutti i parametri, sebbene avesse superato Google nell’interfaccia utente desktop.

La dichiarazione d’amore di Apple sotterra Google

E’ evidente, però, che tale dichiarazione d’amore di Apple nei confronti di Google serve ad affossare Big G nel processo. Proprio questa dichiarazione, infatti, ha portato il Giudice a ritenere la ricerca Google in posizione di monopolio.

Durante il processo, il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha affermato che Google non compete ad armi pari con Bing. Nadella ha sostenuto che l’accordo esclusivo tra Google e Apple ha avuto un impatto negativo sulla crescita e la diffusione di Bing.

Peraltro Nadella ha dichiarato che Microsoft sarebbe disposta a pagare fino a 15 miliardi di dollari all’anno per ottenere un accordo simile con Apple, definendolo una “opportunità che potrebbe cambiare le regole del gioco”.

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Non solo, Microsoft aveva proposto di condividere il 100% dei ricavi di Bing con Apple per ottenere l’accordo, ma Apple ha espresso preoccupazioni riguardo alla capacità di generare abbastanza entrate, considerando che Bing è “terribile” nel monetizzare e pubblicizzare.

Anche il Senior VP dei servizi di Apple ha espresso parole univoche nei confronti di Google:

È un ottimo prodotto per i nostri clienti, e volevamo che sapessero di avere a disposizione il motore di ricerca Google. È una relazione simbiotica. Google è il miglior motore di ricerca

Inoltre, per Apple, entrare in partnership con Microsoft e utilizzare Bing, significherebbe rinunciare al ricco accordo monetario con Google, mettendo a rischio le sue entrate.

L’unico punto di svolta in un prossimo futuro potrebbe essere rappresentato dall’AI, terreno in cui Microsoft sta investendo moltissimo. Qualora la ricerca alimentata dall’intelligenza artificiale dovesse realmente superare l’efficienza di Google, allora le carte in tavola potrebbero essere nuovamente mescolate.

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