Ci sono nuovi protagonisti potenzialmente interessati ad acquisire la divisione semiconduttori di Toshiba e tra queste c’è anche Apple.
Stando a quanto riferiscono i giornali nipponici sono dieci le aziende che vorrebbero comprare la gemma di Toshiba che, tra le altre cose, si occupa di e NAND Flash. AI nomi già circolati in precedenza, Western Digital, SK Hynix, Seagate, TSMC e Micron Technolgy, Foxconn, si aggiunge anche la Mela che dovrebbe, però, vedersela anche con aziende come Google e Amazon.
Apple e Samsung sono già importanti clienti di Toshiba; Google e Amazon puntano in particolare ai chip NAND per i rispettivi data server. I prezzi delle memorie per le unità flash rimangono alti e Apple potrebbe essere interessata alla divisione per creare in proprio le unità di archiviazione di iPhone e altri dispositivi, ma questo significherebbe probabilmente perdere Samsung come cliente. Non è chiaro quanto avrebbe offerto Apple ma si dice che chi volesse mettere le mani su tutta la divisione semiconduttori dell’azienda giapponese dovrebbe versare una cifra compresa tra i 13 e i 18 miliardi di dollari.
Silver Lake, una società statunitense a capitale privato e Broadcom, avrebbero offerto circa 18 miliardi di dollari. Giovedì 30 marzo gli azionisti di Toshiba avrebbero accettato lo split dell’unità che si occupa delle memorie Flash al fine di arrivare ai 9 miliardi che servono per salvare dalla cattiva gestione il business delle centrali nucleari di Toshiba negli Stati Uniti (la vendita della divisione memorie di Toshiba nasce proprio da perdite e problemi, inaspriti con l’acquisizione di Westinghouse).