Se è vero che Apple pare non stia lavorando a un concorrente di ChatGPT, non significa che non è interessata all’intelligenza artificiale AI: nel luglio scorso infatti il team di Cupertino che si occupa di AI ha svelato GAUDI, una rete neurale che genera scene 3D, anche complesse e realistiche, partendo dal testo.
Il sistema prende il nome dal geniale architetto spagnolo Antoni Gaudì e fa parte di quelle tecnologie chiamate Neural Radiance Field (NeRF) capaci di generare immagini. Ma mentre DALL-E di OpenAI e Imagen di Google mostrano già oggi il potenziale dell’AI generativa controllabile per immagini e grafica 2D, quella di Apple si muove nelle tre dimensioni.
Apple Gaudi supererebbe anche Dream Fields, l’intelligenza artificiale 3D di Google presentata a fine 2021, mentre quest’ultima infatti si limita alla creazione di singoli oggetti, l’AI generativa 3D di Apple sarebbe in grado di eseguire il rendering di intere scene.
In base a quanto si apprende sarebbe in grado di costruirle eseguendo dei rendering immersivi con telecamere in movimento: la generazione può essere casuale, partire da un’immagine oppure come dicevamo può essere semplicemente controllata da un input di testo con frasi come “attraversa il corridoio” oppure “sali le scale”.
Per il momento la qualità del video generato da GAUDI non sembra essere elevata in quanto presenta diversi artefatti. Tuttavia l’inizio è buono e secondo alcuni potrebbe essere la base di una delle funzioni attese nel fantomatico visore XR di Apple.
Secondo alcune anticipazioni infatti ci sarà una funzione quasi magica che permetterà di creare all’instante avatar, oggetti e interi mondi 3D pronunciando semplicemente poche parole a Siri. Apple dovrebbe rivelare il suo primo visore di realtà mista durante la WWDC a giugno 2023.
L’AI di Apple che possiamo incontrare già oggi
In realtà Apple si occupa di Intelligenza Artificiale da anni, ancora prima di quando ha iniziato i lavori su Project Titan e Apple Car. Oltre alle funzioni AI già implementate nei suoi software e dispositivi, Apple da gennaio crea e vende libri letti dagli algoritmi.
Nel frattempo ChatGPT ne ha scritti più di 200 che si possono acquistare sul Kindle Store negli USA, per buona pace di chi si interroga sui conseguenti problemi etici, di disinformazione e plagio. Anche Amazon vuole il suo ChatGPT e tecnologie AI e per farlo ha siglato un accordo non esclusivo con Hugging Face.
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