Apple continua a lavorare sul progetto di elettronica vestibile o, se vogliamo, sul progetto di iWatch. La conferma, ammesso che ce ne sia bisogno, che qualche cosa effettivamente bolle in pentola a Cupertino in questo ambito, arriva dalla notizia di un nuovo reclutamento che ha contorni piuttosto espliciti: quello di Ben Shaffer, il capo del settore design che in Nike si è occupato di tutti i progetti più innovativi, dalla Fuel Band alle rivoluzionarie scarpe Flyknit.
Shaffer è una figura molto nota nell’ambiente dei prodotti di innovazione stilistica; nel corso degli ultimi anni ha infatti diretto il cosiddetto Innovation Kitchen. Proprio alla visione di Shaffer si deve, secondo diversi osservatori, il salto di qualità stilistico ma anche funzionale, di Nike in questo ambito al punto da essere nominata da Fast Company come l’azienda più innovativa al mondo.
Quello che potrebbe avere colpito i dirigenti di Apple è l’approccio mentale e l’organizzazione che è alla base di Innovation Kitchen. Nei laboratori di Nike si lavora come accade in Apple, destrutturando i progetti, partendo non da materiali e processi esistenti, ma da come dovrebbe essere il prodotto finale per individuare e se necessario inventare un percorso in materiali e di fabbricazione che si adatta ad esso.
L’esempio citato è quello delle scarpe Flyknit, giudicate uno dei prodotti più rivoluzionari mai creati nel corso degli ultimi anni nel settore delle calzature sportive, passate per quasi 200 prototipi prima di trovare una forma definitiva. Per arrivare alla definizione delle Fluknit, Shaffer avrebbe preso in considerazione materiali e processi mai immaginati prima per avere in un tempo un prodotto robusto ma anche incredibilmente leggero, più o meno quel che ha fatto Apple nel corso degli ultimi anni sia per iPhone che per i suoi portatili.
Shaffer è il secondo, importante manager ex Nike ad essere stato assunto da Apple. Alcune settimane fa a Cupertino è arrivato Jay Blahnik, il guru che ha di fatto inventato l’ecosistema e il mondo social che sta dietro alla Fuel Band. Blahnik è un esperto di fitness, un consulente e un conferenziere, cui si fa risalire il concetto social e la struttura stessa di “competizione” remota che sorregge la struttura della Fuel Band.
I reclutamenti Apple da Nike non sorprendono troppo, visto che Tim Cook è consigliere di amministrazione di Nike, oltre che un appassionato di fitness e attività fisica. L’amministratore delegato di Apple conosce dunque molto bene il mondo nel quale si muove Nike e deve avere anche una idea molto precisa di come elettronica vestibile, jogging e running, universo social e comunicazione personale possano interagire. Capire come si comporrà il certamente complesso puzzle che dovrebbe proiettare Apple verso una nuova dimensione, quella che potremmo definire l’era dell’iWatch, non è facile da questi brandelli di informazione, ma certo possiamo già dire oggi che iWatch è un termine che non esaurisce né definisce interamente il nuovo dispositivo in preparazione nei laboratori di Cupertino.