Scivola leggermente Apple nella lista Fortune 500 del 2018: la multinazionale di Cupertino perde la terza posizione detenuta consecutivamente per due anni ed ora occupa il quarto posto. In realtà non si tratta però di una brutta notizia per Cupertino che rimane in assoluto la regina dei profitti.
Nel breve profilo dedicato ad Apple in Fortune 500 i redattori rilevano che la perdita di una posizione in classifica si è verificata nonostante un incremento del 6% del fatturato nell’anno fiscale 2017.
Il colosso della tecnologia di Cupertino continua a crescere a ritmi sostenuti e soprattutto nonostante una saturazione nel mercato degli smartphone, settore in cui Apple registra la stragrande maggioranza delle vendite e dei profitti. Non viene indicato chiaramente ma con ogni probabilità è proprio questa la ragione che ha determinato la perdita di una posizione di Apple in Fortune 500.
In ogni caso il business iPhone procede a gonfie vele, come confermano i risultati fiscali dell’ultimo trimestre 2017 e del primo trimestre 2018. Come rileva Fortune 500 Apple è riuscita ancora una volta a dominare la scena lanciando per la prima volta tren uovi modelli: iPhone 8, iPhone 8 Plus e il modello top iPhone X che, da quando è stato introdotto, è risultato essere il terminale più venduto al mondo, questo fino al mese di marzo incluso.
La top 5 di Fortune 500 è così composta: Wallmart con 500 miliardi di dollari di ricavi, seconda Exxon Mobil con 244 miliardi, Berkshire Hathaway con 242 miliardi, Apple quarta con 229 miliardi e UnitedHealth Group con 201 miliardi di dollari.
La classifica Fortune 500 prende in considerazione il fatturato delle società, ma se si guardassero invece i profitti Cupertino sarebbe la prima in assoluto con 48 miliardi di dollari. In confronto la prima Wallmart ha registrato profitti per 9,9 miliardi di dollari, Exxon 19,7 miliardi e Berkshire Hathaway 44,9 miliardi di dollari. Tra i colossi della tecnologia USA in Fortune 500 ricordiamo Amazon all’ottavo posto, AT&T al nono, Verizon sedicesima, Alphabet (Google) 22esima e Microsoft al trentesimo posto.