Apple avrebbe già scelto lo stabilimento di Pegatron, nella periferia di Shangai, per l’assemblaggio del primo Mac con ARM, più precisamente sembra trattarsi di un MacBook con processore ARM. Lo riferisce il sito DigiTimes, una fonte da prendere sempre con molta cautela, citando sue non meglio precisati fonti che lavorano nel settore industriale.
Il nome in codice del nuovo prodotto è Star ma il dispositivo sembra indicato anche con il codice N84 (stesse diciture riferite al misterioso prodotto di cui avevamo dato conto qui) ma il sito taiwanese non specifica una linea temporale per l’avvio della (presunta) produzione.
Alcuni giorni addietro è circolata voce di un progetto al quale Cupertino internamente fa riferimento con il nome in codice “Star” o con il nomignolo meno suggestivo “N84”. Qualcuno afferma che si tratta di un dispositivo del tutto nuovo, con touchscreen, slot per SiM GPS, bussola e un sistema operativo derivato da iOS.
Altri invece ipotizzano che potrebbe trattarsi del primo Mac ARM. A gennaio di quest’anno DigiTimes ha fatto riferimento a un MacBook entry-level da 13″ che dovrebbe arrivare nella seconda metà di quest’anno, una macchina che dovrebbe occupare il posto del MacBook Air. Anche l’analista Ming-Chi Kuo di KGI Securities aveva riferito di un MacBook Air meno costoso che, secondo sue fonti, dovrebbe arrivare nel corso del 2018.
Kuo ha parlato solo di un sostituto del MacBook Air con un prezzo di ingresso più basso; DigiTimes, invece, ha fatto riferimento ad alcune specifiche, parlando di display Retina, lasciando immaginare un sostituto del MacBook e non del MacBook Air. Ora è ad ogni modo la prima volta che si vocifera dell’utilizzo di un processore con tecnologia ARM.
Di un Mac con processore ARM progettato da Apple si parla da anni. Ad aprile di quest’anno, Bloomberg ha riferito che Cupertino, dal 2020, avrebbe intenzione di usare dei processori progettati ‘in casa’ al posto di quelli di Intel per i suoi Mac, un piano che ha il nome in codice Kalamata. Apple sfrutta le CPU Intel da 13 anni, dopo avere abbandonato con Steve Jobs i processori PowerPC che il duo Motorola/IBM non riusciva a produrre in varianti adatte ai portatili.
In un certo senso Apple sfrutta già processori ARM nei Mac. Lo fa, ad esempio, con il T310, integrato nei MacBook Pro più recenti per gestire la Touch Bar, ma anche con il T1, un processore (ne abbiamo parlato qui) che interagisce via software con il computer sfruttando un sistema proprietario (una versione ridotta di watchOS) che fa da ponte con macOS Sierra.
L’evoluzione Apple T2 già impiegata su iMac Pro gestisce non solo la Touch Bar ma anche l’intera sicurezza del sistema, incluse le operazioni di codifica e decodifica in tempo reale alleggerendo il processore principale. Così anche se le nuove voci sul primo Mac con ARM si riallacciano a una indiscrezione che circola da anni, in realtà potrebbe semplicemente trattarsi di un nuovo portatile Intel in cui all’interno sarà impiegato anche un chip ARM per svolgere altre funzioni.