Vari analisti e osservatori del mondo IT sembrano scettici sulle possibilità di successo del visore di realtà aumentata AR e virtuale VR che Apple presenterà tra pochi giorni alla conferenza sviluppatori WWDC23.
Apple si sta preparando ad entrare in un settore nel quale – a vario titolo – hanno provato a sperimentare Google, Samsung, Sony, Facebook/Meta e altre aziende ancora, senza che nessuna di queste lasciasse un segno, lasciando intravedere un motivo davvero valido per “innamorarsi” della Realtà Virtuale / Realtà Aumentata.
Apple potrebbe avere trovato la chiave di volta, alla stregua di quanto ha fatto in passato con il primo Mac, con iPod, con iPhone e Apple Watch: prodotti per i quali un po’ tutti erano inizialmente scettici e per i quali si sono dovuti ricredere in seguito.
La Realtà Virtuale non si è imposta finora come in tanti avevano sperato; stessa cosa per la Realtà Aumentata e Immersiva, ambienti digitali in cui si cerca di far sentire l’utente totalmente “immerso” e coinvolto.
Se Apple ha deciso di presentare Reality Pro (sempre ammesso che sarà questa la denominazione del visore), ritiene probabilmente di avere trovato la quadra, come già fatto altre volte, offrendo soluzioni non immaginante in precedenza.
Oltre a tutto ciò che potrebbe arrivare da ambiti quali il gaming e il settore educational, c’è chi immagina, ad esempio, funzionalità per attività di mediazione nella compravendita o locazione (affitto) di immobili, con la possibilità di mostrare tour virtuali di case e uffici da affittare.
Con il visore si avrà la possibilità di praticare sport e altre attività al chiuso – coadiuvati da istruttori qualificati che sembrerà di avere al proprio fianco -, funzioni per agenzie di viaggio che potranno mostrare meraviglie di tutto il mondo in anteprima per invogliare le persone a partire.
Un altro campo di impiego, con possibilità pressoché infinite, è quello degli eventi sportivi, con il visore che potrebbe essere sfruttato per presenziare virtualmente a eventi dal vivo. Anche in ambito lavorativo i possibili campi di applicazioni sono numerosi, con supporto alla collaborazione virtuale ed esperienze immersive. Altre attività che ci vengono in mente sono la possibilità per le aziende di far interagire potenziali clienti con “gemelli digitali” fotorealistici di prodotti vari, personalizzandoli all’interno di showroom virtuali dai quali sarà ovviamente possibile fare anche acquisti.
I siti web in generale hanno finora consentito un assaggio di molte della possibilità sopra menzionate; la Realtà Virtuale potrebbe portare la fruizione del web su un nuovo livello. Il visore AR/VR di Apple potrebbe, insomma, essere molto più utile e interessante rispetto a quanto ipotizzato. Non ci resta che attendere il 5 giugno per saperne di più…
L’analista Gene Munster scommette che entro il 2030, il settore indossabili/occhiali potrebbe rappresentare il 10% delle vendite di Apple. Palmer Lucky – il fondatore di Oculus – ha definito il visore di Apple in arrivo “davvero ottimo”.
Tra le funzionalità previste, c’è FaceTime, Apple Fitness+ e giochi, esempi indicati come campi di utilizzo principali. Tra visore, diversi nuovi Mac e tutte le nuove versioni dei sistemi operativi Apple è previsto il keynote Apple più lungo di sempre.
Il keynote di apertura del 5 giugno alle 19 ora italiana potrà essere seguito su apple.com, sull’app Apple Developer, sull’app Apple TV e su YouTube. Qui un elenco di tutto quello che Apple dovrebbe presentare.