La maxi-multa della Commissione Ue che considera illeciti i vantaggi fiscali accordati tra l’Irlanda e Apple, ha spinto la multinazionale di Cupertino a pubblicare una breve FAQ (qui in PDF) con domande e risposte di particolare interesse per gli investitori i quali potrebbero avere timori sull’effetto di questa decisione dal punto di vista dei profitti.
Apple evidenzia che la decisione non è ancora definitiva e che ha intenzione di ricorrere in appello. L’azienda afferma di essere “fiduciosa” che la decisione della Commissione “sarà ribaltata” dai tribunali dell’Unione europea ed evidenzia che il procedimento richiederà “probabilmente molti anni”. Nel frattempo Apple ritiene che la vicenda non implichi cambiamenti in termini di risultati a breve termine, né sulla cosiddetta guidance per il quarto trimestre del proprio anno fiscale 2016. Per quest’ultimo periodo Apple ha indicato un fatturato compreso tra 45,5 miliardi di dollari e i 47,5 miliardi di dollari.
Apple spiega ancora che al momento eventuali decisioni non dovrebbero avere impatto relativamente alle aliquote di imposta e del saldo di cassa futuro, ma anticipa che accantonerà un importo non specificato in un conto di garanzia. L’importo in questione dovrebbe essere riportato nel proprio bilancio come “liquidità vincolata”.
La maxi multa non sembra spaventare gli analisti. Piper Jaffray evidenzia che si tratta di “una porzione piccola della valutazione complessiva di Apple”; Ubs dice che è “troppo presto per una valutazione”, spiega che il braccio di ferro “richiederà probabilmente molti anni” e ricorda che IBM ha concluso una disputa di sette anni con il fisco giapponese”. Il broker Drexel Hamilton consiglia di approfittare di debolezze del titolo per del lancio dell’iPhone 7 il prossimo 7 settembre.
Tim Cook ha pubblicato una lettera aperta sul sito Apple in cui definisce la decisione dell’Ue “una mossa senza precedenti della Commissione con implicazioni gravi e di vasta portata”. “Di fatto è come proporre di sostituire la normativa fiscale irlandese con quel che la Commissione ritiene avrebbe dovuto essere tale normativa. Sarebbe un colpo devastante alla sovranità degli Stati membri in materia fiscale e al principio stesso della certezza del diritto in Europa”. L’Irlanda ha dichiarato di voler ricorrere in appello contro la decisione della Commissione. Apple farà altrettanto.