Apple ha eliminato da Shazam – app e azienda che ha acquisto nel 2017 per 400 milioni di dollari – il supporto per quasi tutti gli SDK di terze parti. Tra gli SDK che non è più possibile sfruttare con Shazam, meccanismi di annunci pubblicitari, sistemi di analytics e anche alcune utility open source. Il blog appfigures spiega che Apple ha preso questa decisione probabilmente perché – in un modo o l’altro – questi SDK ottenevano dati sugli utenti, comportamento non gradito dalla Casa di Cupertino.
In particolare: piattaforme quali Bolts, InMobi, IAS, AdMob e DoubleClick di Google, Ads di Facebook, MoPub di Twitter e altre ancora non sono più supportate nella versione iOS di Shazam. Apple ha lasciato solo il supporto per HockeyApp, servizio di beta tester e gestione di Microsoft distribuito con Azure.
Su Android, Apple non ha ancora eliminato tutti gli SDK di supporto per Shazam e non è chiaro cosa intende fare con l’app per questo sistema. Dopo l’acquisizione di Shazam completata a settembre, Apple ha eliminato dall’app gli annunci pubblicitari, rendendo l’app del tutto gratuita.
Dopo l’acquisizione, Apple ha più volte aggiornato Shazam. Dopo aver individuato un brano con le versioni più recenti dell’app si apre una pagina che mostra solo una foto dell’artista “Shazzammato”. È possibile vedere la copertina toccando la foto dell’artista e ottenere ulteriori informazioni sul brano. Un menù rinnovato consente di ricevere aggiornamenti relativi a testi, video e artisti. Sono presenti link veloci che consentono di riprodurre, acquistare o aprire elementi nel servizio di streaming preferito. Gli utenti di Spotify/Apple Music hanno a disposizione i pulsanti “Apri” o “Aggiungi” per le playlist
Shazam per iOS richiede iOS 10.0 o versioni successive, è compatibile con iPhone, iPad e iPod touch, “pesa” 100.3MB e si scarica gratis dall’App Store. L’ultimo aggiornamento di Shazam per iOS risale a pochi giorni addietro (15 febbraio); nelle note di rilascio Apple parla di “risoluzione di bug e miglioramento delle prestazioni”.