Gli ingenti ordinativi di chassis unibody da parte di Apple hanno creato limitazioni nella disponibilità e anche problemi di prezzo sul mercato dei componenti per tutti gli altri costruttori di computer. La situazione, da quanto si apprende da DigiTimes, avrebbe costretto i costruttori di PC ultrabook a individuare soluzioni alternative e possibilmente anche meno costose per i propri computer sottili e leggeri destinati a competere con il successo di MacBook Air.
Secondo il nuovo report della testata taiwanese il costruttore Catcher Technologies, principale fornitore di chassis unibody per Apple, non avrebbe ancora ripristinato il pieno volume di produzione in seguito allo stop parziale imposto dalle autorità in Cina a causa delle preoccupazioni sulla emissioni di odori fastidiosi per le popolazioni che vivono nelle vicinanze dell’impianto. A questo problema si aggiunge una procedura particolarmente laboriosa e lunga per la costruzione dei telai unibody in alluminio. Le macchine a controllo numerico gestite da computer sono in grado di realizzare un solo chassis unibody ogni 3 ore: in pratica una macchina CNC impiega un giorno per realizzare 8 chassis unibody. A tutto questo si aggiungono anche questioni di prezzo: il costo per un telaio unibody è compreso tra i 40 e gli 80 dollari.
Per tutte queste ragioni i costruttori di PC hanno preso in considerazione varie alternative per realizzare i propri ultrabook. Se la situazione non cambierà sul versante della produzione nei prossimi mesi in commercio troveremo ultrabook PC con chassis unibody in metallo solo per i modelli top di gamma più costosi. Man mano che si scenderà di prezzo i sistemi PC che tentano di ripetere e consrastare il successo di MacBook Air offriranno uno chassis ibrido, esternamente realizzato in metallo ma con inserti interni in plastica fissata con colla, con un costo stimato di 20-30 dollari, infine per i modelli entry level telai realizzati in fibra di vetro.