Apple ha preso severi provvedimenti contro app create da sviluppatori iraniani in conformità a specifiche sanzioni economiche previste dagli USA. L’amministrazione Trump, lo ricordiamo, a luglio di quest’anno ha imposto nuove sanzioni nei confronti dello stato orientale per attività non legate al programma nucleare.
Apple non offre sui prodotti in Iran e non esiste un App Store iraniano ma nella nazione sono presenti milioni di iPhone che arrivano di contrabbando da posti Dubai e Hong Kong. Sviluppatori iraniani, spiega il New York Times, hanno creato migliaia di app per gli utenti del paese, app proposte all’infuori dell’Iran.
Come abbiamo già spiegato qui, già a gennaio di quest’anno Apple aveva cominciato a rimuovere dall’App Store app create da sviluppatori e startup iraniane. La Mela aveva cominciato da settembre dello scorso anno ad accettare app sviluppate nello stato del Vicino Oriente, eliminando gradualmente alcune specifiche limitazioni. Benché non esista uno specifico App Store per il mercato iraniano, molti sviluppatori hanno registrato loro app all’infuori dell’Iran in modo da poter essere presenti sull’App Store.
Tra le app non più presenti sull’App Store, c’è Snapp, app sulla falsariga di Uber molta nota in Iran; altre app eliminate riguardano la consegna di cibo, la spesa online e la gestione di altri servizi.
Gli sviluppatori iraniani colpiti dal provvedimento hanno ricevuto una mail di Apple nella quale è specificato che: “Nell’ambito delle sanzioni economiche previste dagli USA, l’App Store non può ospitare, distribuire o fare affari legati con app e sviluppatori legati ad alcuni stati sotto embargo”.
Gli iraniani sono appassionati gadget elettronici e si stima che nel paese siano presenti 40 milioni di smartphone, e di questi circa 6 milioni sono iPhone. Gli abitanti sono 82 milioni e l’età media della popolazione è sotto i 30 anni. Sembra che nel paese si vendano una media di 100.000 iPhone al mese ma anche grandi quantità di accessori di tutti i tipi e servizi. Si tratta, insomma, di un mercato che potrebbe essere particolarmente interessante per Apple ma le sanzioni contro la Repubblica islamica aggravato dal blocco all’ingresso ai cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana (Iran incluso) voluto da Trump impediscono alla Mela di operare in qualsiasi modo in questo mercato.