Nonostante i grandissimi sforzi sia nel settore della responsabilità ambientale, sia in termini di investimenti nelle energie rinnovabili, Apple resta ancora un’azienda mediocre nel campo della “produzione verde”. Questo almenosarebbe quel che pensano i cittadini americani, secondo un sondaggio commissionato da Fortune e messo nero su bianco nella graduatoria “50 Best Global Green Brands”.
Questa classifica raggruppa le più importanti società ITC a livello mondiale ed è stilata misurando il divario tra la percezione pubblica delle prestazioni ambientali di un marchio (la sua “immagine verde”) e le pratiche ambientali, utilizzando informazioni e dati disponibili pubblicamente. Un punteggio elevato significa che il pubblico percepisce un impegno maggiore; un punteggio inferiore significa che le persone hanno compreso meno (o non hanno compreso per niente) eventuali sforzi, migliorie o azioni compiute.
Nella classifica di quest’anno i primi posti sono per Ford, Toyota, Honda, Nissan, Panasonic, Nokia, Sony, Adidas, Danone e Dell. Apple è sopra L’Oréal e sotto Coca-Cola. Ad Apple è stato assegnato un gap di -1.1, il che significa che viene percepita come solo leggermente più verde rispetto allo scorso anno. La Casa di Cupertino deve dunque evidenziare meglio la responsabilità verso l’ambiente e gli enormi progressi fatti per ridurre al minimo l’impatto ambientale dell’azienda e dei prodotti. Anche a questo dovrebbe servire l’assunzione di Lisa Jackson, l’agguerrita manager che in precedenza era a capo dell’Environmental Protection Agency (Epa), l’agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti.