Dal lancio della versione Verizon di iPhone chi ci guadagnerà di più? L’operatore mobile o Apple? Gli analisti interpellati da PcMagazine sembrano non avere molti dubbi in proposito: a portare a casa il risultato migliore sarà Cupertino mentre a Verizon resterà la possibilità di migliorare l’offerta per i suoi attuali clienti e solo difficilmente potrà avere, fin da subito, un impulso agli abbonamenti.
Secondo Charles Golvin di Forrester Research a trattenere la migrazione dei clienti AT&T, pur in parte insoddisfatti delle prestazioni dell’un tempo esclusivista iPhone, ci sarebbero alcuni fattori tra cui il principale sono i contratti biennali e i prolungamenti stipulati con il lancio di iPhone 4. La saturazione del mercato e i vincoli contrattuali dei clienti di altri operatori faranno il resto, impedendo il fenomeno vissuto ai tempi del lancio del primo iPhone. Secondo Jan Dawson, di Ovum ci vorranno almeno 18 mesi per vedere un passaggio di clienti da AT&T a Verizon.
Verizon, dice Will Stofega di IDC, potrà consolarsi vendendo iPhone ai suoi clienti che erano in ansiosa attesa di esso e non hanno voluto passare ad AT&T. Questo potrebbe essere funzionale al mantenimento del leggero vantaggio che Verizon ha su AT&T e a tenere a bada T-Mobile e Sprint che scalpitano anche se sono ancora all’orizzonte.
Del tutto diverso il discorso per Apple che potrebbe beneficiare fin da subito di un incremento di vendite. Quei clienti in attesa di iPhone ma rimasti fedeli a Verizon andrebbero ad ampliare il mercato e ad ingigantire i numeri che figureranno a bilancio. Secondo Stofega grazie Apple, grazie all’iPhone Verizon, potrà anche combattere meglio contro Android e alla fine, dice Gene Munster, Apple potrebbe avere venduto entro fine anno 2,5 milioni in più di iPhone rispetto a quanto avrebbe fatto senza Verizon.
Il vero banco di prova, in ogni caso, dovrebbe arrivare con la prossima versione di iPhone; sarà in quel momento, probabilmente in coincidenza con l’inizio dell’estate, che la battaglia tra AT&T e Verizon si accenderà realmente. E sempre a quel punto si capirà se Apple può ritenersi soddisfatta di avere due alleati come Verizon e AT&T o dovrà cercare di pareggiare i canali distribuitivi di Android, firmando un accordo anche con T-Mobile e Sprint. Questo passo potrebbe diventare presto urgente secondo Ross Rubin di NPD Group: «Sprint e T-Mobile – dice Rubin- hanno una significativa influenza visto che insieme detengono il 28% delle quote di mercato. Fino a quando iOS non avrà un sistema di offerta capace di pareggiare quello di Android e RIM, per iPhone sarà come un combattere un corpo a corpo con una mano dietro la schiena»