Apple e gli sviluppatori di ByteDance noti per l’app TikTok, una delle pochissime app del Paese del Dragone che hanno raggiunto il successo al di fuori della Cina, non hanno inviato loro rappresentati invitati a testimoniare davanti al Congresso USA.
Le due società erano state convocate dal senatore repubblicano Josh Hawley che aveva chiesto pochi giorni addietro di testimoniare di fronte al congresso per conoscere dettagli sui loro legami con la Cina. Il senatore Hawley da tempo critica i legami delle aziende IT con le aziende asiatiche, paventando presunte ingerenze del governo cinese.
Gli sviluppatori di TikTok si sono giustificati dichiarando al sito Axios di aver ricevuto l’invito tardi e di non essere riusciti in così poco tempo a selezionare e indicare un testimone in grado di rispondere ai temi di cui voleva parlare il senatore. «Rimaniamo impegnati a collaborare in modo produttivo con il Congresso se cerca di capire come proteggere i dati degli utenti americani e la loro privacy», ha affermato un loro portavoce. Apple non ha invece – almeno al momento – indicato spiegazioni né riferito commenti al riguardo.
Secondo Hawley, Apple e altre aziende si stanno comportando in modo contrario agli interessi degli utenti. La Mela memorizza i dati degli utenti cinesi in server a disposizione del governo di Pechino; ma non può ad ogni modo fare diversamente essendo obbligata a rispettare le locali leggi in materia.
Anche alcuni server di Bytedance sui quali vengono memorizzati i dati, si trovano in Cina e anche in questo caso, il governo locale ha la possibilità di accedere in qualunque momento ai dati desiderati, come rileva AppleInsider. Più in generale ai legislatori USA non sembrano piacere le attività delle aziende americane in Cina, paventando la ricerca del profitto ad ogni costo a discapito della presunta sicurezza nazionale.
Un gruppo bipartisan di senatori e deputati USA ha chiesto poche settimane addietro ad Apple di riammettere su App Store HKmap Live, la controversa app per iOS usata dai manifestanti di Hong Kong per tenere traccia delle manifestazioni di protesta e delle attività di polizia nella regione amministrativa speciale della Cina.