La scorsa settimana Tim Cook e i dirigenti Samsung si sono nuovamente incontrati a San Francisco per tentare una mediazione prima dell’inizio del processo. Considerando la mole dei brevetti in discussione, gli interessi economici connessi e l’esistenza di decine di cause legali in numerosi paesi del mondo, la stipula di un accordo fuori dall’aula è pressoché impossibile. Il primo incontro al vertice è stato richiesto e mediato dal tribunale di San Jose che segue la causa Apple-Samsung nel tentativo di ridurre il fronte di battaglia tra i due colossi dell’elettronica, ma sia il primo che il secondo meeting non hanno portato ad alcun risultato.
Tim Cook ha incontrato Choi Gee-sung, vice presidente di Samsung e anche Shin Jong-Kyun, responsabile della divisione mobile. Secondo quanto riporta Reuters le divergenze questa volta riguardano la valutazione dei rispettivi brevetti, in particolare quelli definiti come essenziali. Si tratta di tecnologie considerate standard di settore che Samsung e gli altri costruttori si impegnano a concedere in licenza a prezzi e condizioni ragionevoli. Persone informate sulle trattative avvenute riportano che Samsung sostiene di possedere un portfolio di brevetti su tecnologie standard, in particolare quelle 4G, superiore a quello di Apple. Viceversa Cupertino detiene una serie di brevetti importanti non solo sul design di iPhone e iPad ma sul funzionamento degli schermi multi-touch e delle interfacce grafiche connesse.
Ricordiamo che nelle scorse settimane in USA Apple ha registrato una serie di vittorie in aula contro Samsung ottenendo il blocco preliminare delle vendite del Galsxy Tab e del Nexus. Lo scontro diretto in aula tra Apple e Samsung inizierà giovedì 30 luglio nel tribunale di San Jose, corte federale della California del Nord.