Apple e Samsung non riescono a trovare un accordo per le varie battaglie legali in corso, ma sono unite quando si tratta di combattere i patent-troll. Le due società, insieme con altre 17 aziende e associazioni, pare abbiano chiesto all’Unione Europea di agire contro le entità non praticanti. Le Patent Assertion Entity, più comunemente conosciute come patent troll, lo ricordiamo, basano la propria attività economica sulla registrazione generalizzata e indiscriminata del maggior numero possibile di brevetti, richiedendo poi il pagamento delle relative royalty a chiunque utilizzi quelle tecnologie o quei metodi di produzione.
Apple, Samsung, Google e Microsoft sostengono che ai patent troll non dovrebbero essere garantite le ingiunzioni bloccando la commercializzazione dei prodotti, mentre si discute della validità di un brevetto. “C’è il rischio che l’ordine del tribunale blocchi l’importazione e la vendita di un bene, scoprendo poi alla fine che il brevetto non era valido” si sostiene nella lettera inviata alle autorità competenti.
Bruxelles ha istituito il tribunale unico dei brevetti: entrato a vigore a gennaio di quest’anno, si occupa di controversie, misure provvisorie, cautelari, ingiunzioni in materia di brevetti al fine di evitare il moltiplicarsi dei contenziosi nei tanti tribunali nazionali.