La Commissione europea ha annunciato oltre un centinaio di imprese tra i primi firmatari del patto dell’UE sull’intelligenza artificiale (IA) e dei suoi impegni volontari.
Tra i firmatari figurano multinazionali, piccole e medie imprese (PMI) europee di diversi settori, tra cui l’informatica, le telecomunicazioni, l’assistenza sanitaria, le banche, l’industria automobilistica e l’aeronautica.
Il patto sostiene gli impegni volontari dell’industria di iniziare ad applicare i principi della legge sull’IA prima della sua entrata in vigore e rafforza l’impegno tra l’Ufficio dell’UE per l’IA e tutti i portatori di interessi in questo ambito, compresi l’industria, la società civile e il mondo accademico.
Le imprese che sottoscrivono il patto devono impegnarsi in almeno tre azioni:
- Strategia di governance dell’IA per promuovere l’adozione dell’IA nell’organizzazione e adoperarsi per la futura conformità alla legge sull’IA.
- Mappatura dei sistemi di IA ad alto rischio: Individuare i sistemi di IA che potrebbero essere classificati come ad alto rischio ai sensi della legge sull’IA
- Promuovere l’alfabetizzazione e la consapevolezza in materia di IA tra il personale, garantendo uno sviluppo etico e responsabile dell’IA.
Oltre a questi impegni fondamentali, oltre la metà dei firmatari si è impegnata ad assumere ulteriori impegni, tra cui la garanzia della sorveglianza umana, l’attenuazione dei rischi e l’etichettatura trasparente di alcuni tipi di contenuti generati dall’IA, come i deepfake.
Tra i firmatari (qui l’elenco completo) abbiamo nomi quali: Google Adobe, Microsoft e Samsung, per citare i big più noti nel mondo IT. Non figura tra i firmatari OpenAI ma nomi quali Anthropic, Meta e Apple. Stando a quanto riferisce Politico, Meta intende prima verificare come conformarsi al patto in questione. Cupertino non ha rilasciato per ora commenti.
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