Non solo in Giappone ma anche nel Regno Unito si indaga la posizione di Google e Apple nell’ambito della telefonia mobile. La Competition and Markets Authority (CMA) ha annunciato di stare indagando sul duopolio delle due aziende nell’ecosistema mobile.
La CMA ha riferito di voler «dare un’occhiata più da vicino» a quello che viene definito un «duopolio effettivo», nel mercato della telefonia mobile del Regno Unito, indagando su iOS e Android, l’App Store e il Google Play Store, i browser web quali Safari e Chrome. La CMA definisce il “ecosistema mobile” il portale attraverso il quale i consumatori possono accedere a vari prodotti, contenuti e servizi, lasciando probabilmente intendere che l’indagine riguarderà tutta una serie di prodotti e servizi, incluse tecnologie legate al fitness tracking e altre legate alla smart home.
La BBC riferisce di timori che l’esistenza stessa di questo duopolio Google Apple «possa portare a una riduzione dell’innovazione in tutto il settore e che i consumatori paghino prezzi più alti per dispositivi e app o per altri beni e servizi a causa dei prezzi pubblicitari più elevati». Alcuni sviluppatori che si appoggiano agli store in questione avrebbe lamentato problemi. «Apple e Google controllano i principali punti di accesso attraverso i quali le persone scaricano app o navigano sul Web sui loro dispositivi mobili – riferisce l’AD di CMA Andrea Coscelli – sia che vogliano fare acquisti, giocare, ascoltare musica in streaming o guardare la TV».
Saranno ascoltati alcuni sviluppatori per capire la loro esperienza con i due big del settore e meglio comprendere cosa comporta a livello pratico l’effettivo duopolio nel settore. In un questionario pubblico erano riportate domande per capire a quale app gli sviluppatori stavano lavorando e capire l’esistenza di alternative.
Ieri, come accennato, anche in Giappone è partita un’altra indagine antitrust: il governo locale ha deciso di indagare per capire se l’accordo di Apple e Alphabet (Google) con i produttori di smartphone giapponesi potrebbe influenzare il mercato e portare a un inasprimento delle normative antitrust.