Apple e Google dovranno preparare proposte relative alla loro conformità a una nuova legge in Corea del Sud che vieta agli operatori di app store di richiedere l’uso di sistemi di pagamento prime parti. E’ il governo stesso ad aver avanzato tale richiesta. Un funzionario del governo del Paese ha affermato che entrambe le società hanno tempo fino a metà ottobre per consegnare i rispettivi piani di conformità, come riporta Reuters.
La richiesta arriva proprio nel momento in cui la Korea Communications Commission si prepara a redigere un’ordinanza esecutiva per accompagnare un emendamento recentemente approvato con il Telecommunications Business Act del Paese.
Il disegno di legge già approvato in Corea del Sud, soprannominato “legge anti-Google” dai media locali, vieta ad Apple e Google di costringere gli sviluppatori a utilizzare sistemi di pagamento proprietari per gli acquisti in-app. Inoltre, l’emendamento mette un freno a quelle regole dell’app store che servono a dissuadere gli sviluppatori dal commercializzare i loro prodotti su altre piattaforme.
Questo permetterà, dunque, agli sviluppatori di commercializzare il proprio applicativo dove meglio credono, oltre che su App Store. Secondo il funzionario citato nel rapporto, la Korea Communications Commission completerà l’ordinanza di applicazione entro sei mesi. La nuova legislazione coreana rappresenta il primo tentativo andato a buon fine da parte di un importante governo di modificare l’attuale situazione in cui versano gli operatori di app store, favorendo gli sviluppatori rispetto alle imposizioni oggi loro applicate.
Sebbene l’azione coreana non dovrebbe avere un impatto significativo su nessuna delle due società, negli Stati Uniti sono allo studio leggi identiche che minacciano di mettere in pericolo i profitti dei giganti della tecnologia. Apple ha sostenuto che tali novità potrebbero mette a rischio la sicurezza e la protezione dei clienti dell’App Store:
il proposto Telecommunications Business Act metterà gli utenti che acquistano beni digitali da altre fonti a rischio di frode, minerà la loro protezione della privacy, renderà difficile la gestione dei loro acquisti e funzionalità come Ask to Buy e Parental Control diventeranno meno efficaci
Ricordiamo che negli scorsi giorni Apple ha introdotto modifiche nelle regole di App Store per chiudere una causa legale avviata dagli sviluppatori.