I CEO di Apple e Google hanno riferito di essere favorevoli al piano di riforma dell’immigrazione presentato il primo giorno del suo insediamento dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, un piano che – tra le altre cose – prevede meccanismi per la regolarizzazione di migliaia di persone che lavorano per i vari big del settore e che si sono trovate negli ultimi anni a combattere per rimanere negli USA, dopo la sospensione dell’ingresso nel Paese per i cittadini di sette nazioni a maggioranza musulmana.
Il piano di riforma dell’immigrazione di Biden include l’estensione del Deferred Action for Childhood Arrivals (DACA), il programma voluto nel 2012 da Obama che consente agli immigrati senza permesso, quelli entrati da bambini nel Paese, di evitare il rimpatrio e ricevere un permesso di lavoro biennale e rinnovabile.
Durante il suo mandato, Trump ha cercato di smantellare il DACA, tentativi in gran parte ostacolati dai tribunali federali.
Apple e altre aziende del mondo IT avevano pubblicamente chiesto al presidente Donald Trump, di preservare il programma DACA, spiegando che questo permetteva a quasi 800.000 ‘Dreamers’ di avere l’opportunità di lavorare e studiare senza la minaccia del rimpatrio”, spiegando che tutte le persone protette dal Daca sono cresciute in America e pagano le tasse. Il 97% di questi studia o lavora, il 5% ha aperto una sua attività, il 65% ha acquistato un veicolo, il 16% la prima casa. Circa il 72% delle prime 25 aziende elencate nella classifica di Fortune hanno dipendenti che lavorano grazie al Daca.
In una lettera del 2017 (firmata da Tim Cook, Mark Zuckerberg di Facebook, Jeff Bezos di Amazon, Sundar Pichai di Google e Satya Nadella di Microsoft) si spiegava che lo stop al Daca avrebbe fatto perdere all’economia “460,3 miliardi di dollari al Pil e 24,6 miliardi di dollari in contributi per la Social Security e il Medicare” (due programmi di assistenza e assicurazione medica).
Tim Cook sostiene la filosofia di Biden e l’avvio di un processo che cambierà in modo definitivo le regole dell’immigrazione. “Accogliamo con favore l’impegno del Presidente Biden di perseguire una riforma globale sull’immigrazione che rifletta i valori americani di giustizia, equità e dignità”, ha riferito Cook. “Tale sforzo rafforzerà le comunità americane e i sentieri verso opportunità che questa nazione ha sempre promosso”. E ancora: “Gli imprenditori non vedono l’ora di lavorare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi con l’Amministrazione, così come entrambi i settori repubblicani e democratici al Congresso, per ottenere una soluzione bipartisan pratica e completa per sistemare il distrutto sistema d’immigrazione, inclusa una soluzione definitiva per i Dreamers che includa un percorso verso la cittadinanza.
Congratulations to President Biden and Vice President Harris on this historic day. Inspired by your vision of unity and your immediate actions on climate change, immigration and COVID-19. One nation, indivisible.
— Tim Cook (@tim_cook) January 20, 2021
Anche il CEO di Google, Sundar Pichai, si è espresso in modo simile. “Plaudiamo la veloce azione del Presidente sulla questione COVID, l’accordo di Parigi sul clima e sulla riforma dell’immigrazione”, ha scritto Pichai in un tweet. “Google ha sostenuto azioni su questi importanti questioni e non vediamo l’ora di lavorare con la nuova amministrazione per aiutare gli Stati Uniti a riprendersi dalla pandemia e a far crescere la nostra economia”.
We applaud @POTUS's quick action on COVID relief, the Paris Climate Accord, and immigration reform. Google has supported action on these important issues & we look forward to working with the new administration to help the US recover from the pandemic + grow our economy.
— Sundar Pichai (@sundarpichai) January 20, 2021