L’incontro tra il Presidente USA Barack Obama, Tim Cook di Apple e gli altri rappresentanti delle principali società ICT si è svolto ieri a porte chiuse alla Casa Bianca. Anche se alla vigilia dell’evento i punti all’ordine del giorno riguardavano il sito Healthcare.gov e altri argomenti di secondaria importanza legati al web, in realtà gran parte delle discussioni si sono concentrate sul tema scottante della riforma delle policy di sorveglianza e sicurezza della NSA.
Questo risulta chiaro sia dalla dichiarazione ufficiale rilasciata dal presidente Obama, sia dalla dichiarazione congiunta rilasciata a fine evento dai top manager delle società ICT che hanno partecipato alla riunione. “Prederò in considerazione il contributo, così come quello di interlocutori esterni nel finalizzare la nostra revisione dei programmi di intelligence” ha dichiarato Barack Obama.
I dirigenti delle più importanti società hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui viene espresso apprezzamento per l’incontro con il presidente congiuntamente con il sollecito per l’avvio della riforma. Infatti insieme ai ringraziamenti di rito per “l’opportunità di condividere direttamente con il presidente i nostri principi in materia di sorveglianza di governo, che abbiamo pubblicato la scorsa settimana, con l’invito rivoltogli di procedere con urgenza sulla riforma”. Ricordiamo che la riforma delle policy della NSA da parte dei Big ICT è stata pubblicata in una lettera aperta pochi giorni fa sulle principali testate USA.
In sintesi le principali società ICT non hanno richiesto la cancellazione dei programmi di sorveglianza e sicurezza, bensì una riforma che possa inquadrare queste operazioni in un contesto più legale e trasparente. Così invece di procedere con l’acquisizione di grandi quantità di dati e interi database, è stato suggerito di procedere con ordini e permessi per autorizzare la raccolta di dati sulle singole persone sottoposte a sorveglianza
L’amministrazione Obama era naturalmente informata dell’impopolarità della pratiche di sorveglianza e spionaggio presso le multinazionali ICT, i cui nomi sono stati collegati nell’opinione pubblica alla raccolta indiscriminata di dati e informazioni dei cittadini quando è scoppiato il caso Snowden e poi le successive fughe di notizie sulle operazioni della NSA. Si prevede che come risultato di questo incontro a porte chiuse alla Casa Bianca verrà se non smantellato almeno profondamente rivisto il Patriot Act varato dall’amministrazione Bush in seguito alle vicende dell’11 settembre. Per consultare i principi della riforma proposti da Apple e dagli altri big dell’ICT è possibile consultare questo articolo.