Sempre pronti a spararle grosse contro i cinesi, in una nuova campagna pubblicitaria di Donald Trump per la rielezione a essere preso di mira è TikTok, il social network cinese particolarmente amato da adolescenti e preadolescenti.
Da tempo sotto attacco, il governo USA vorrebbe vietare l’uso di TikTok ritenendo la popolare app cinese una minaccia alla cybersicurezza. Alcuni annunci su Facebook Instagram mostrano la funzionalità di iOS 14 che permette di avvisare quando un’app copia – senza il consenso dell’utente – dati negli Appunti per dimostrare la pericolosità di TikTok e nel testo della pubblicità si legge: “TikTOk è stato beccato con le mani nel sacco a monitorare cosa c’è nei vostri Appunti. Firmate adesso la petizione per mettere al bando TikTok”, invitando a firmare la petizione e iscriversi a una mailing list.
Il segretario di Stato, Mike Pompeo. ha più volte fatto capire di pensare di mettere al bando TikTok e altri social cinesi, alla stregua di smartphone e apparecchiature Huawei, la cui vendita è vietata negli USA. L’ipocrisia della campagna Trump sta nel fatto che TikTok non è la sola app beccata con le mani nella marmellata a leggere gli appunti; anche app americanissime come LinkedIn, Reddit , McDonald’s e altre ancora hanno lo stesso vizietto. Tuttavia, le pubblicità del comitato di rielezione di Trump menzionano solo TikTok.
TikTok è un’app molto apprezzata soprattutto tra i più giovani: basta pensare che pur essendo stato lanciato poco pià di tre anni fa ha avuto in poco tempo una crescita esponenziale superando Facebook, Instagram e Youtube per numero di download negli ultimi mesi e arrivando a essere usato da quasi 2 miliardi di utenti. Nata nel 2016 con il nome di musical.ly è stata acquisita nel 2017 dall’azienda cinese ByteDance per un miliardo di dollari. Un’acquisizione che da circa un anno ha attirato l’attenzione del governo americano che ha deciso di indagare sulal sicurezzza senza però finora dimostrare nulla di concreto.