L’approccio di Apple alle acquisizioni è diverso da quello degli altri colossi. Si concentra, per lo più, su società di piccole dimensioni, piuttosto che su accordi con grandi nomi. Più che marchio e quota di mercato, Apple valuta i potenziali obiettivi per le acquisizioni in base al numero di ingegneri che può apportare a Cupertino.
Apple, e molte altre società con risorse considerevoli, spesso avviano trattative per acquisire aziende più piccole. Apple differisce dai suoi rivali giganti della tecnologia in quanto preferisce effettuare acquisizioni più piccole, piuttosto che quelle con nomi altisonanti.
Le persone che si sono unite ad Apple tramite un’acquisizione o hanno preso parte al processo di acquisizione hanno dichiarato alla CNBC che l’obiettivo di Apple era quello di ottenere personale tecnico da startup e altre piccole entità. Si ritiene, inoltre, che Apple dia valore alle aziende in base al numero di ingegneri dell’azienda e alla rapidità con cui può integrare tali dipendenti nei propri team.
Ovviamente, questa strategia non si traduce sempre in acquisizioni con valore economico contenuto. Nel 2019, Apple acquisì per 1 miliardo di dollari il business dei modem 5G di Intel, insieme a 2.200 dipendenti.
A marzo, GlobalData ha pubblicato un rapporto in cui si afferma che Apple ha superato il resto del settore tecnologico nell’acquisizione di società che si occupano di intelligenza artificiale, per un totale di 25 aziende dal 2016 al 2020. Il CEO di Apple Tim Cook ha anche confermato l’elevato tasso di acquisizioni durante l’assemblea annuale degli azionisti di febbraio, rivelando che Apple aveva acquisito circa 100 società in un periodo di sei anni: un’acquisizione ogni tre o quattro settimane circa.
Le fonti del rapporto spiegano che Apple vuole discrezione durante tutto il processo, incluso l’avvertimento al personale di non aggiornare i propri profili LinkedIn per comunicare l’acquisizione da parte di Apple. Inoltre, Apple non tende a mantenere attivi prodotti o servizi nelle aziende acquisite, costringendo invece l’interruzione dei servizi ove possibile. L’obiettivo principale è il personale tecnico dell’azienda target, piuttosto che i team di vendita o di supporto. Si ritiene che spesso, Apple imponga per il buon esito dell’operazione che un certo numero di dipendenti tecnici aderisca ad Apple, pena la non finalizzazione dell’accordo.
Il processo si conclude, poi, grazie all’ausilio di un team di specialisti all’interno di Apple, che integra i nuovi dipendenti all’interno del nuovo gruppo tecnico. Per assicurarsi che ingegneri e nuovi dipendenti rimangano in azienda, Cupertino offre pacchetti azionari che maturano in diversi anni, una tecnica che sembra funzionare visto che molti rimangono a Cupertino anche dopo aver incassato i titoli.
Alla fine di aprile Apple ha presentato risultati record per il secondo trimestre fiscale. Tutte le notizie relative a Mercato e Finanza sono disponibili ai rispettivi collegamenti.