Apple avrebbe più che dimezzato gli ordinativi HomePod ma è ancora troppo presto per decretare l’insuccesso del primo speaker smart di Cupertino: anche secondo le indiscrezioni provenienti dai costruttori, Apple potrebbe guadagnare terreno in questo settore e contro i concorrenti introducendo un mini HomePod, una versione più compatta ed economica attesa entro la fine di quest’anno.
Le indicazioni riportano anche il totale degli ordinativi HomePod, stimati in precedenza a quota 500mila unità al mese, ed ora ridotti fino a circa 200mila pezzi al mese, stando a quanto riporta China Times. Dopo una fase di preordini e vendite iniziali decisamente sostenute per il lancio in USA, Regno Unito e Australia, è già stato registrato un calo delle vendite e della quota di mercato HomePod.
Secondo gli analisti le ragioni principali sono tre: il prezzo sensibilmente più elevato rispetto ai concorrenti, l’ingresso tardivo in questo settore in cui dominano Amazon e Google infine le funzioni smart limitate.
Il lancio tiepido di HomePod è già stato paragonato a quello di Apple Watch: dopo la fiammata di acquisti di appassionati ed early adopter, le vendite sono rallentate per riprendere solo successivamente, grazie ai continui miglioramenti hardware e software di Apple, soprattutto a partire dalla Serie 1. Con Apple Watch Serie 3 l’indossabile di Cupertino domina stabilmente il settore.
Per ripetere questo successo anche con HomePod Apple potrebbe seguire due strategie: ridurre il prezzo e migliorare l’offerta. Proprio in questa ottica rientra l’anticiazione di un mini HomePod più compatto ed economico, in grado di competere meglio con Amazon Echo e gli speaker Google, proposti con prezzi di ingresso molto più abbordabili. Cupertino potrebbe poi migliorare le funzioni di HomePod e di Siri con futuri aggiornamenti software. L’anticipazione di un mini HomePod non è nuova: già nelle scorse settimane una anticipazione indicava l’arrivo forse già durante il keynote in autunno dedicato agli iPhone 2018.