Siri in auto non distrae come vogliono far credere. Questo il riassunto di quanto ha recentemente affermato Apple in risposta alle accuse secondo cui Siri, tra tutti gli assistenti vocali, è quello che distrae di più alla guida. Queste insinuazioni erano state tradotte lo scorso mese con un “Livello quattro – su cinque – di distrazione” da uno studio dell’Università dello Utah con il quale si criticava il fatto che, monitorando il movimento delle mani e degli occhi (oltre che con simulazioni di guida), in confronto ad altre soluzioni simili concorrenti Siri era stata l’unica ad avere causato due incidenti.
Attraverso una dichiarazione – spiega il Wall Street Journal – Apple ha preso le difese del proprio assistente vocale chiedendo di metterlo alla prova in combinazione con i sistemi Siri Eyes Free o CarPlay, entrambi ignorati dal test che si è invece concentrato soltanto nel metterlo alla prova direttamente dal dispositivo stesso. Se infatti per i ricercatori dell’università Siri richiede un’attenzione maggiore rispetto agli altri sistemi concorrenti in quanto a volte reagisce in modo diverso agli stessi comandi oppure è vittima di errori come il chiamare una persona sbagliata nella lista contatti del telefono, Apple sostiene che “entrambi i sistemi CarPlay e Siri Eyes Free sono stati concepiti per essere utilizzati attraverso i controlli del veicolo, senza dover mai guardare il telefono durante la guida, in quanto tutte le applicazioni utili sono state ottimizzate per essere usate in auto, così da offrire la migliore esperienza a bordo dei veicoli”.