Il Patent and Trademark Office statunitense ha pubblicato un nuovo brevetto Apple in cui viene descritto in dettaglio un sensore per le impronte digitali di dimensioni contenute, racchiuso in un’unica struttura che può essere a sua volta parzialmente scoperta oppure protetta da uno strato di materiale per evitare il contatto con gli elementi ed evitarne l’usura.
Il brevetto Apple risale al 13 febbraio 2013 ma è stato pubblicato solo oggi e riportato da AppleInsider; in questo gli ingegneri di Cupertino descrivono le soluzioni attualmente impiegate per i sensori d’impronte digitali che richiedono che il sensore e parte della struttura necessaria per il funzionamento siano in tutto o parzialmente scoperti. La nuova soluzione per cui Apple ha richiesto la registrazione in un brevetto consiste in uno stampo integrale e modellato sia della protezione sia del sensore, una soluzione unica che riduce gli ingombri e che soprattutto permette di proteggere il sistema di rilevazione delle impronte. Sia la riduzione delle dimensioni, sia la protezione sono indispensabili per la possibile futura integrazione in un dispositivo mobile compatto, come appunto potrebbe essere iPhone.
Nella propria richiesta di brevetto, Apple cita diverse tecnologie e paternità di proprietà di STMicroelectronics: così insieme ai nomi degli ingegneri di Cupertino, Robert Henry Bond e Alan Kramer, compare anche il nome di un italiano, Giovanni Gozzini, inventore accreditato in diversi brevetti depositati da STMicro. Ricordiamo che da diversi mesi è stato segnalato che Apple integrerà un sensore di rilevamento delle impronte nel prossimo iPhone, anche se non è ancora chiaro se si tratterà del prossimo iPhone 5S atteso entro l’autunno oppure di iPhone 6 del 2014. In realtà le indiscrezioni circa l’integrazione del sensore d’impronte in un dispositivo di Cupertino risalgono alla scorsa estate, quando si è diffusa la notizia dell’acquisizione da parte di Apple di AuthenTec, società specializzata in chip per il riconoscimento delle impronte, tecnologie e software per la sicurezza di computer, reti e dispositivi mobile.
I possibili campi d’impiego sono svariati e interessanti: con un iPhone dotato di sensore per il rilevamento delle impronte gli utenti potrebbero accreditarsi e accedere a servizi e funzioni web senza dover più digitare nome utente e password ma semplicemente toccando con un dito il sensore, lo stesso vale per i pagamenti online e qualsiasi operazione che richieda la verifica dell’identità. Lo stesso meccanismo potrebbe poi essere esteso a funzioni di home banking e pagamenti non solo via Internet ma anche contactless e molto altro ancora.