Apple ha aperto ai giornalisti di LesEchos le porte degli impianti produttivi di Cork. Il giornale francese ha avuto modo di visitare gli stabilimenti che si trovano a meno di tre ore da Dublino. Questa era un tempo l’unica fabbrica di computer Apple all’infuori degli USA; con l’era Cook (assunto da Steve Jobs) il punto di riferimento privilegiato è diventata la Cina. Cork è soprattutto un centro logistico e quello che si occupa dell’Apple Care. Qui si continuano a produrre Mac o meglio, gli iMac. I vari componenti partono dalla Cina ma sono assemblati e collaudati in loco da, spiega l’articolo, 360 persone.
Qui vengono assemblati 140 iMac al giorno per il mercato EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) consentendo – per tali quantità – di tagliare i costi rispetto a quanto sarebbe richiesto in Cina dove. invece è più conveniente produrre gli iPhone (dalla Foxconn, ricordiamo, partono anche 500.000 iPhone al giorno). A Cork si stampano anche le Carte iTunes per il mercato europeo e si cono squadre di traduttori che si occupano della localizzazione dei prodotti. Una curiosità: “In macOS sono presenti 650.000 parole; le frasi tedesche sono mediamente più lunghe del 30% rispetto all’inglese e del 40%/45% mediamente più lunghe in greco o ungherese”, costringendo a trovare il modo per ridurre la dimensione dei messaggi visualizzati.
Nella struttura di Apple sono presenti sviluppatori, tester, vario personale che si occupa della logistica e di AppleCare. Ci sono 2.000 addetti solo per rispondere alle domande di clienti da tutta Europa. La logistica si occupa di fornire i negozi, i distributori, monitorando le scorte. Nell’ultimo trimestre da Cork sono partiti 30 milioni di colli. La città irlandese è anche il centro di smistamento per prodotti che arrivano da una trentina di diversi stabilimenti di produzione in tutto il mondo, destinati (grazie anche a diversi vettori presenti in zona) a nove diversi centri di distribuzione.
Un team di 110 persone si occupa dei rapporti con i rivenditori, discutendo con loro esigenze di approvvigionamento, comunicando con loro su base settimanale, adeguando i ritmi di produzione in base alle richieste.
A Cork Apple fa sapere che lavorano 6.000 persone di 96 diverse nazionalità e che l’età media è di circa trent’anni; un bel passo avanti dal 2000 quando gli addetti erano un decimo. Un nuovo campus è in fase di costruzione. Apple arrivò a Cork trent’anni addietro, partita con uno stabilimento di 60 persone. La Repubblica d’Irlanda ha sin dagli anni ’80 concesso ad Apple e altre multinazionali agevolazioni fiscali, permettendo sgravi che si sono rivelati una via di salvezza per un paese che all’epoca lamentava problemi enormi di disoccupazione ed economia.