Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Hi-Tech » Voci dalla Rete » Per Apple ora son dazi amari , sugli iPhone c’è il 104%

Per Apple ora son dazi amari , sugli iPhone c’è il 104%

Ora  è ufficiale dalla mezzanotte americana gli Stati Uniti applicheranno un dazio del 104% su una serie di beni importati dalla Cina. La conferma di quello che potrebbe essere il peggior incubo di diverse aziende americane, inclusa Apple, è arrivata durante un question time con la stampa, quando i giornalisti hanno incalzato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt sull’effettiva applicazione della misura che ha confermato tutto.

Il colpo è di quelli da KO. Cupertino produce in Cina circa il 90% degli iPhone destinati al mercato statunitense. Con un dazio del 104%, ogni iPhone importato dalla Cina potrebbe costare più del doppio in termini doganali, mettendo sotto pressione margini, prezzi al consumo e sostenibilità del modello di business.

Apple ha provato ad adattarsi muovendosi in fretta. Ha intensificato l’importazione di iPhone da paesi dove i dazi sono meno pesanti – come l’India – nel tentativo di creare scorte sufficienti per tamponare l’impatto a breve termine e resistere almeno fino all’autunno, quando è previsto il lancio di iPhone 17, sperando in un cambio di scenario o quantomeno in un ammorbidimento delle misure.

Nel frattempo, Cupertino si è anche messa allo studio soluzioni strutturali: diversificare la produzione, spostare parte dell’assemblaggio fuori dalla Cina, assorbire parte dei costi attraverso i margini.

Ma tutto questo era basato sul presupposto di un dazio del 54%.Anche per una macchina ben oliata come  quella di Apple, un dazio del 104% sarebbe impossibile da ammortizzare senza rincari E non solo negli Stati Uniti: l’aumento dei costi potrebbe riflettersi sui listini a livello globale, vista la portata della manovra e l’interconnessione della catena produttiva mondiale.

L’amministrazione Trump sembra in realtà pensare che esistano anche altri soluzioni. Quando Maggie Haberman del New York Times ha incalzato la Leavitt sulle reali intenzione pratica dei dazi, la risposta è stata che l’obiettivo è riportare negli USA sia l’industria manifatturiera tradizionale sia quella ad alta tecnologia, compresi i settori emergenti come l’intelligenza artificiale.

Quando le è stato chiesto esplicitamente se Trump crede davvero che gli iPhone possano essere costruiti in patria, Leavitt ha rincarato: “Abbiamo la manodopera, le risorse e gli investimenti per farlo. Apple ha già investito 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Se non credesse che sia possibile, non avrebbe investito così tanto”.

Ma tra gli analisti regna molto più scetticismo.“Non credo sia una cosa fattibile,” ha commentato Laura Martin di Needham su CNBC, spiegando che i costi per Apple schizzerebbero alle stelle e che un iPhone made in USA potrebbe arrivare a costare 3.500 dollari, secondo anche Dan Ives di Wedbush.

Inoltre, Martin ha ricordato che riorganizzare l’intera supply chain sul territorio americano richiederebbe anni – ammesso che sia possibile, cosa su cui la maggior parte degli esperti di logistica ha seri dubbi.

Spostare la produzione degli iPhone da un ecosistema come quello cinese, in effetti richiederebbe anni e centinaia di miliardi di investimenti. Senza contare che negli USA non esiste un bacino di manodopera specializzata paragonabile a quello cinese, in grado di assemblare milioni di dispositivi al mese con la stessa efficienza.

A oggi, l’unica vera speranza sembra quindi essere una de-escalation della tensione commerciale tra USA e Cina. Un passo che, al momento, appare lontano.

E anche i mercati sembrano condividere questo pessimismo: subito dopo la conferma ufficiale della Casa Bianca, il titolo Apple (AAPL) ha perso terreno a Wall Street, segno che gli investitori non credono a una soluzione rapida – né a un futuro a breve termine senza impatti significativi sui conti e sulla strategia globale del colosso californiano.

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Offerte Speciali

MacBook Pro con autonomia top e rivestimento nano-texture - macitynet.it

Regalo di 500 € sul potentissimo MacBook Pro 14 pollici con M4 Max

Su Amazon va ancora in sconto il potentissimo MacBook Pro M4 Max con schermo da 14" e 32 GB di memoria. Risparmio da 500 €
Pubblicità
Pubblicità

Ultimi articoli