Dal primo maggio Apple respingerà le app che accedono all’Universal Device Identifiers (UDID), il sistema unico d’identificazione “iscritto” nel telefono che consente di ricavare dati statistici tracciando l’utente. Il divieto non è una novità assoluta: già dal 2011 Apple aveva ammonito sviluppatori invitandoli a sospendere la pratica e cominciato a marzo dello scorso anno a respingere applicazioni che utilizzavano il codice in questione. Alcuni network pubblicitari potevano impiegare questo codice alfanumerico per identificare in modo univoco l’utente e ottenere statistiche d’uso, il tutto senza richiedere alcun permesso all’utilizzatore finale né facendo in modo che quest’ultimo potesse bloccare l’intrusione nella sua privacy. Al contrario dei cookie che possono essere cancellati o bloccati, l’UDID è impossibile da controllare da parte dell’utilizzatore dell’iPhone o dell’iPad e in quanto tale era uno strumento molto più potente e sensibile.
Per quanto riguarda i cookie, Apple ha recentemente applicato un giro di vite alle applicazioni che corrono il rischio di violare la privacy degli utenti ed è del mese scorso la notizia che il team di approvazione dell’app, ha iniziato a respingere anche le app degli sviluppatori che tentano di aggirare l’Advertising Identifier usando i cookie traccianti.
La società ha fatto inoltre sapere agli sviluppatori che per essere approvate le app devono supportare il display Retina dell’iPhone 5 e di tutti gli iPhone e iPad. È la prima volta che Apple indica l’obbligo di supportare il Retina; anche ai podcaster è stato chiesto di aumentare la risoluzione delle cover standard da 300×300 pixel a 1400×1400 pixel.
[A cura di Mauro Notarianni]