Apple si prepara a produrre il vetro dell’iWatch? Per ora non c’è nulla di certo in proposito, ma la notizia secondo la quale Cupertino ha affidato a GT Advanced, una società del New Hampshire specializzata nelle tecnologie per la produzione di cristalli, il compito di costruire e gestire un impianto da cui usciranno componenti in vetro zaffiro, punta in quella direzione.
Lo stabilimento, come fanno sapere GT Adavanced (il cui nome era già stato accostato a quello di Apple qualche mese fa) e il governatorato dell’Arizona, sorgerà a Mesa, una città collocata a sud di Phoenix e occuperà 700 persone. Una parte non quantificata del prodotto sarà destinato ad Apple, in un accordo che l’azienda del New Hampshire definisce strategico e che il governatore Jan Brewer definisce, invece, importante non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche dell’innovazione. Apple ha chiesto che lo stabilimento e la sua fornace siano in gran parte alimentati da energia rinnovabile, solare e geotermale. Complessivamente Apple creerà circa 2000 posti di lavoro tra diretto ed edilizia per la costruzione.
Dettagli sull’edificio, le benefiche ricadute occupazionali e la scelta “verde” di Apple, a parte, resta da capire quale sia lo scopo per cui Cupertino ha messo in movimento 578 milioni di dollari di investimenti che vengono versati a GT Advanced per la fabbrica.
Attualmente Apple usa piccole componenti in vetro zaffiro, un materiale particolarmente duro, tanto duro da essere graffiato solo dal diamante e trasparente, in iPad (copertura del vetro della fotocamera) e iPhone (vetro della fotocamera e Touch ID). In passato si è anche parlato della possibilità che Apple potesse usare il vetro zaffiro per la copertura degli schermi di iPad, iPhone e dei computer, ma attualmente ci sono soluzioni che possono essere più convenienti quando impiegate su superfici così grandi, come il Gorilla Glass 3, che costa meno. Apple stessa avrebbe sperimentato l’impiego di vetro zaffiro su superfici di grandi dimensioni, concludendo che non si tratta di un percorso economicamente conveniente.
Attualmente, dunque, l’ipotesi più accreditata è che Apple intenda usare la fabbrica di Mesa per estendere la tecnologia Touch ID ad altri dispositivi, gli iPad e magari anche i Mac. Oltre al sensore di impronte, Apple potrebbe però usare il vetro zaffiro per i dispositivi indossabili come il menzionato iWatch il cui vetro di copertura sarebbe molto più piccolo di quello di un iPhone o un iPad, ma anche più grande di quello necessario per Touch iD. Questo aspetto, unito ai volumi che Apple spera di ottenere per iWatch, e al target dell’accessorio (tutti gli orologi di lusso hanno un vetro zaffiro) giustificherebbe la costruzione di un impianto dedicato e di sua proprietà sul quale avere un controllo quasi esclusivo.