Apple risponde alla causa intentata da Ericsson sull’uso dei suoi brevetti 5G, con una controquerela che mira a un divieto di importazione negli Stati Uniti sulle stazioni base mobili dell’azienda svedese.
Ericsson e Apple hanno avviato lunghe trattative sull’uso dei brevetti 5G per Phone, a seguito della conclusione di un precedente accordo. Scaduto l’accordo, Ericsson ha intentato causa contro Apple. La multinazionale di Cupertino non solo si è difesa, ma è subito passata all’accatto con una controquerela.
Ericsson ha presentato istanza presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti, nel distretto occidentale del Texas e anche in almeno una giurisdizione attualmente sconosciuta all’estero. Apple ha, invece, scelto di sporgere denuncia presso la Commissione per il commercio internazionale (ITC) degli Stati Uniti.
Secondo Foss Patents, la controquerela di Apple richiede che ITC imponga un divieto di importazione negli Stati Uniti sui prodotti di infrastruttura mobile Ericsson. Apple afferma che questi prodotti violano tre dei suoi brevetti relativi alla tecnologia mmWave.
Secondo quanto riferito, Apple non ha precedentemente affermato i propri diritti su questi brevetti in alcun contenzioso. Il deposito di Apple ritiene anche che è disposta a ritirare la causa, se Ericsson farà lo stesso.
Il deposito di Apple rileva che il caso pendente Apple contro Telefonaktiebolaget LM Ericsson fornisce una risoluzione globale della controversia. Stampato sui documenti di Ericcson all’inizio della settimana, Apple “aveva l’impressione che Ericsson accettasse” i termini dell’accordo esistente, almeno secondo quanto si legge nei documenti della causa.
Le azioni [della società] negli Stati Uniti e in tutto il mondo dimostrano che non vogliono che un tribunale stabilisca termini equi, ragionevoli e non discriminatori (“FRAND”) per i loro brevetti. Per mezzo di tali azioni, [Ericsson] stan utilizzando in modo improprio i loro presunti brevetti essenziali standard (“SEP”) e brevetti essenziali non standard (“NEP”) come munizioni attraverso ingiunzioni per costringere Apple a prendere una decisione sleale, irragionevole, e ottenere licenze discriminatorie per i presunti SEP
Se Ericsson non è “disposto a ritirare tutte le sue azioni legali”, Apple vuole che il tribunale decida quale dovrebbe essere un canone equo.
[Se Ericsson] non è disposto ad accettare che il tribunale del Texas determini i termini FRAND per una licenza incrociata Apple è costretta a rispondere alla violazione dei brevetti Apple da parte dei convenuti
Insomma, per Apple la miglior difesa è l’attacco. Degna di nota è, inoltre, la richiesta di Apple a un tribunale del Texas di decidere su una commissione. È più comune per Apple chiedere che le cause legali del Texas vengano invece trasferite in California, come per i casi che ha dovuto affrontare in precedenza in Cina e Germania.
Ricordiamo che questo botta-e-risposta tra le due parti è simile a quello che ci fu nel 2015: all’epoca poi si risolse tutto con un nuovo contratto per le licenze, lo stesso che è appena scaduto.