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La querelle legale di Apple contro Xiaomi in Europa si conclude oggi per quanto riguarda il nome Mi Pad, tablet del costruttore cinese che non ha mai fatto mistero di “prendere ispirazione” da Cupertino per il design dei prodotti, delle interfacce, persino per lo stile delle presentazioni e altro ancora.
Secondo quanto stabilito dalla General Court europea il nome Mi Pad è troppo simile a iPad, pertanto non può essere registrato come marchio nell’Ue. «La dissomiglianza dei segni in questione, risultante dalla presenza della lettera aggiuntiva “m” all’inizio di Mi Pad, non è sufficiente a compensare l’elevato grado di somiglianza visiva e fonetica tra i due segni» ha dichiarato la Corte, come riporta Reuters. Il riferimento alla somiglianza fonetica riguarda soprattutto gli utenti che parlano l’Inglese: infatti la Corte ha rilevato questi utenti sono portati a interpretare “Mi” come “my” pertanto pronunciando la “i” come in iPad.
Ricordiamo che Xiaomi ha presentato richiesta per il marchio Mi Pad nel 2014, mentre Apple ha presentato un reclamo nel 2016 presso l’EU Intellectual Property Office, siglato EUIPO. Con la sentenza di oggi Xiaomi non può ottenere il marchio registrato Mi Pad in Europa per un anno ma questo potrebbe avere effetti limitati dal punto di vista pratico. In teoria Xiaomi potrebbe decidere di vendere ugualmente il proprio tablet, magari utilizzando allo scopo una società terza. Infine il costruttore cinese potrebbe presentare appello presso la Corte Di Giustizia europea.