Pochi giorni fa in Nord Dakota il disegno di legge che avrebbe spianato la strada ai negozi digitali di app alternativi è stato bocciato, ma iniziative simili proseguono in Minnesota e in Arizona: proprio in quest’ultimo stato sia Apple che Google stanno facendo tutto il possibile per contrastare il disegno di legge indicato con la sigla HB2005.
In questo caso l’obiettivo è più limitato perché non si parla di app store alternativi, ma semplicemente di garantire la possibilità agli sviluppatori di utilizzare sistemi di pagamenti in-app diversi da quelli obbligatori di Apple e Google. La minor portata del disegno di legge in Arizona e la grande attenzione focalizzata sull’enorme potere dei colossi della tecnologia, in USA ma anche in numerose altre nazioni, aumenta le probabilità che la proposta venga approvata nelle discussioni alla Camera e nel Senato in programma nei prossimi giorni.
Per questa ragione non sorprende che Apple e Google abbiano già contattato diversi rappresentati dell’Arizona, inclusi politici e dirigenti pubblici, per sostenere la propria posizione nel tentativo di incrementare i voti contrari al disegno di legge.
A questo scopo Apple ha già attivato Rod Diridon che in passato si è occupato per Cupertino del diritto alla riparazione. Secondo quanto riferisce Protocol Apple ha assunto anche Kirk Adams, ex capo personale del governatore dell’Arizona Doug Ducey e portavoce della Camera dei rappresentati dello Stato. Gli avvocati di Apple e Google hanno già evidenziato che il disegno di legge è incostituzionale.
La scorsa settimana durante un’audizione Kyle Andeer, chief compliance officer di Apple, ha dichiarato che se il disegno di legge HB2005 in Arizona venisse approvato «Consentirebbe agli sviluppatori da miliardi di dollari di prendere gratuitamente tutto il valore di app store, anche se vendono beni digitali, anche se realizzano milioni o miliardi di dollari. Il disegno di legge è un mandato del governo che [obbliga, ndr] Apple a regalare app store».
Rimuovere l’obbligo per gli sviluppatori di usare i sistemi di pagamento di Apple e Google significa minare una grande fetta del fatturato dei servizi di entrambi i colossi. Il disegno di legge in Arizona è stato proposto sulla spinta della Coalition for App Fairness, l’associazione di cui fa parte Epic, Spotify e diversi altri sviluppatori in contrasto con Apple, una iniziativa nata dallo scontro legale tra Apple ed Epic per il caso Fornite. L’associazione sta facendo pressioni per disegni di legge simili in altri stati: la decisione in Arizona è seguita e attesa non solo da diversi altri stati USA ma anche nel mondo. In diverse nazioni sono in corso indagini antitrust su Apple e su App Store in particolare.
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