Pochi giorni addietro l’UE ha di nuovo proposto la normativa che mira a obbligare tutti i produttori di telefoni cellulari a utilizzare lo stesso standard per gli alimentatori rendendoli intercambiabili, allo scopo di diminuire così i rifiuti elettronici.
Apple è l’unica tra i vari produttori a utilizzare un attacco proprietario, Lightning, anziché l’USB-C che ormai sta diventando standard (connettore usato ad ogni modo su iPad Pro).
La vice-presidente della commissione Róża Thun und Hohenstein ha dichiarato: “La Commissione europea deve mostrare la sua leadership e smettere di lasciare che i giganti della tecnologia ci impongano i loro standard. Se la sovranità digitale significa qualcosa per questa nuova Commissione, ci aspettiamo che vengano stabiliti gli standard per un caricatore comune entro i prossimi sei mesi”. La deputata polacca del Partito popolare europeo ha per questo presentato un’interrogazione alla Commissione sulla questione.
L’introduzione di un caricatore unico per tutti i prodotti (non solo smartphone, lettori digitali, ma anche “wearable” come braccialetti digitali) ridurrebbe secondo l’UE i rifiuti elettronici, abbasserebbe il costo dei prodotti e migliorerebbe la sicurezza e l’interoperabilità dei caricatori.
The Sun riferisce quanto affermato da un portavoce di Apple secondo il quale la proposta dell’UE creerebbe un volume senza precedenti di rifiuti elettronici. “La legislazione avrebbe un impatto negativo diretto portando confusione tra gli utenti di centinaia di milioni di dispositivi e accessori attivi dei nostri clienti europei e ancora di più tra i clienti Apple in tutto il mondo, creando volumi senza precedenti di rifiuti elettronici, infastidendo notevolmente gli utenti”.
“Prima del 2009”, prosegue ancora il portavoce di Apple, “la Commissione ha considerato di rendere obbligatorio per tutti gli smartphone l’uso di connettori USB Micro-B, elemento che avrebbe limitato il progredire di Lightning e USB Type-C”. E ancora: “Al contrario, la Commissione ha stabilito un approccio su base volontaria che ha visto il mercato passare da 30 diverse tipologie di caricatori a 3, e che presto diventeranno 2, Lightning e USB-C, evidenziando il funzionamento di questo approccio”. Apple ha spiegato ancora che l’industria del settore si sta già ad ogni modo muovendo verso l’USB-C e dunque non è necessario istituire un precedente di regolamentazione.
I legislatori UE avevano chiesto lo sviluppo di un caricatore unico nel 2014. Finora la Commissione europea ha preferito un approccio su base volontaria che incoraggiasse i produttori di telefoni a cooperare volontariamente.