Il logo del Partito del progresso (Fremskrittspartiet) norvegese è composto dal disegno di una mela rossa con, al centro, la lettera “F”. Non è chiaro da quanto tempo questa immagine rappresenta un partito che è nato gli anni ’70 ma la recente richiesta di deposito del marchio presso l’ufficio dei marchi norvegesi ha fatto arrabbiare Apple.
Il sito Macrumors scrive che la Casa di Cupertino si oppone al deposito del logo, elemento che manterrebbe una somiglianza con il più noto logo dell’azienda americana.
Nella lettera di obiezione inviata all’ufficio dei brevetti norvegese, Apple spiega che il marchio registrato dal Fremskrittspartiet “somiglia” al “ben noto” marchio depositato da Apple e potrebbe creare confusione con il logo Apple.
Il Fremskrittspartiet ha chiesto l’inserimento del marchio registrato per l’uso nelle seguenti classi merceologiche: software per computer, media digitali, carta da lettere e altri prodotti cartacei, oggetti domestici, prodotti tessili quali bandiere, abbigliamento e copricapo, spillette, giochi e giocattoli.
Molti paesi prevedono la possibilità di opposizione alla registrazione di un marchio. Il procedimento di opposizione inizia quando un soggetto, già titolare di un marchio, deposita un atto di opposizione poiché ritiene che il suo diritto esclusivo sul suo marchio sia seriamente messo in pericolo da un nuovo marchio depositato ma non ancora registrato. L’opposizione deve contenere l’indicazione del marchio in pericolo e l’indicazione del marchio che si ritiene lesivo. Per poter presentare una opposizione è necessario dimostrare che sussista un pericolo di Confusione tra i marchi in conflitto .
Non è chiaro come andrà a finire ma Apple prevede di integrare altri documenti a suo supporto e per dimostrare l’abuso. Un marchio è frutto di investimenti economici e anni di ricerca; un brand deve essere tutelato per contraddistinguere il proprio segno di riconoscimento.
Lo scorso anno due imprenditori napoletani produttori di abbigliamento avevano registrato «Steve Jobs» come marchio. Apple li aveva porta in giudizio ma i giudici hanno dato ragione agli imprenditori partenopei.
A questo indirizzo trovate un nostro articolo sulla storia della nascita del logo Apple.