L’epidemia di coronavirus spinge gli utenti a pulire con maggiore frequenza i propri dispositivi (qui i consigli su come farlo correttamente). Apple ha rivisto le raccomandazioni su questo versante e nelle pagine di supporto tecnico USA (quelle italiane devono essere ancora aggiornate) ora riferisce che è possibile usare anche le salviette disinfettanti con alcool isopropilico al 70% e acqua al 30%, miscela che dovrebbe impedire la crescita di microrganismi.
Nelle raccomandazioni ufficiali finora è stato sempre consigliato di usare un panno morbido, leggermente inumidito e privo di pelucchi, ad esempio un panno per la pulizia degli occhiali, al massimo un panno morbido con acqua tiepida e sapone, avendo cura di evitare di far penetrare umidità nelle aperture e non usare detergenti né aria compressa.
Apple ora riferisce che è possibile pulire delicatamente le superfici rigide e non porose dei dispositivi (es. schermo, tastiera) con le salviettine disinfettanti. È ovviamente necessario evitare l’infiltrazione di umidità che potrebbe portare alla creazione di muffe e NON immergere i dispositivi in liquidi per la pulizia.
Su Amazon si trovano spray detergenti per schemi specifici per la pulizia dello schermo di qualsiasi dispositivo (questo è usato anche da Apple nei suoi store): smart phone; computer, laptop, tablet e schermi tv. Questi prodotti NON dovrebbero essere spruzzati direttamente sul dispositivo ma su un panno e usare poi quest’ultimo per eseguire la pulzia.
Gli smartphone sono il paradiso dei batteri, accumulano sporco e sporcizia. Pulire smartphone e tablet dovrebbe essere un’abitudine quotidiana al fine di evitare l’accumulo di sporco che li rende un vero e proprio ricettacolo di germi e batteri.
È possibile usare panni morbidi leggermente inumiditi, aggiungere all’acqua del sapone liquido per aumentarne l’efficacia, avendo cura di non fare entrare acqua nelle varie fessure, tamponando delicatamente con il panno umido, facendo attenzione a non toccare le zone più sensibili (ingressi e uscite varie).
Pochi anni addietro l’Università del Surrey (Regno Unito) ha dimostrato la presenza di batteri vari sui dispositivi, incluse tracce di staphylococcus aureus, un batterio normalmente presente a livello della cute, della mucosa della porzione anteriore del naso e in grado di causare varie infezioni sotto forma di piccole bolle, ascessi alla pelle e infezioni.