Un utente brasiliano ha vinto una causa intentata contro Apple dopo che il suo iPhone è stato rubato e sfruttato per effettuare transazioni finanziarie disconosciute.
L’utente afferma che il suo iPhone 12 è stato rubato per le strade di San Paolo nel giugno del 2021. I criminali sarebbero in qualche modo (una vulnerabilità della precedente versione di iOS?) riusciti velocemente a sbloccare il dispositivo, cambiare l’ID Apple, disattivare la funzione “Trova il mio iPhone” ed effettuare transazioni finanziarie (presumibilmente usando app già presenti nel telefono, installate in precedenza dall’utente).
Il querelante, un avvocato, ritiene irragionevole che un dispositivo come l’iPhone 12 – in Brasile venduto con prezzi che partono da 56999 reais (895 euro) – non offra protezioni minime in termini di sicurezza, dal momento che dovrebbe essere possibile sbloccarlo solo con una password o meccanismi di identificazione biometrica con il volto.
La Corte statale di Espírito Santo ha dato ragione all’utente, riconoscendo una fragilità nel sistema e il fatto che la banca del querelante abbia rimborsato le transazioni effettuate, è stato giudicato un aspetto a favore dell’utente. Inoltre, relativamente ai danni morali che sarebbero stati causati all’utente, la Corte ritiene che quanto avvenuto è qualcosa che “va oltre la semplice seccatura”, un aspetto che ha indubbiamente causato “disagio, ansia e apprensione”, fino a quando l’istituto finanziario non ha restituito le somme sottratte.
Apple è stata pertanto condannata a pagare 5000 reais (circa 800 euro). Recentemente Apple in Brasile è stata di nuovo multata perché anche con iPhone 13, come già con gli iPhone 12, non offre di serie l’alimentatore.